Esattamente sei mesi fa – era il 18 ottobre scorso – i titoli di stato italiani toccavano il loro punto più basso da anni. Rendimenti ai massimi e prezzi al tracollo. Il decennale saliva al 5%. In quelle settimane c’era il timore che l’inflazione nell’Eurozona sarebbe rimasta alta a lungo e avrebbe impedito un taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE) nei mesi successivi. Toccato l’apice del pessimismo, iniziava un rally che si sarebbe protratto senza interruzione per due mesi abbondanti.

Avrebbe scavalcato il Natale, quando i prezzi dei bond toccarono effettivamente livelli insperati fino a poco tempo prima. A beneficiarne maggiormente è stato il BTp 1 marzo 2072, cedola 2,15% (ISIN: IT0005441883).

Rally spettacolare tra ottobre a dicembre

Il bond a 50 anni è la scadenza più lunga sinora emessa dal Tesoro. In conseguenza della sua elevata “duration” (23,65 anni), la sensibilità rispetto alla variazione del rendimento sottostante è massima. Infatti, la sua quotazione s’impennava da poco più di 50 centesimi a 64,30 centesimi: +28% in appena due mesi. Immaginiamo di essere stati fortunati o scaltri nell’acquistare il BTp 2072 ai prezzi minimi. Vediamo cosa sarebbe accaduto nel frattempo a un nostro ipotetico investimento di 10.000 euro.

Esempio di investimento di 10.000 euro

L’acquisto sarebbe avvenuto per 5.018 euro. Ai prezzi di mercato di oggi il capitale varrebbe 6.104 euro. Il guadagno è stato quasi del 22%. Ad esso dobbiamo sommare il flusso di reddito derivante dalla cedola maturata nel semestre: 107,50 euro lordi. Rispetto all’investimento iniziale, un altro 2,14%. Totale: circa 24%. Al netto della trattenuta fiscale del 12,50%, un rendimento del 21%. Questo è quanto avrebbe offerto il BTp 2072 nell’ultimo semestre.

E oggi? Il titolo offre un rendimento alla scadenza del 4%, quasi lo 0,20% in più del decennale. Il taglio dei tassi, che sarebbe avviato a giugno, funge da sostegno alle quotazioni. Per quanto l’allentamento monetario sia già insito in esse, qualora la BCE proseguisse con una riduzione del costo del denaro più veloce e/o forte delle previsioni, assisteremmo a un ulteriore apprezzamento dei bond lungo la curva.

Il BTp 2072 avrebbe modo di superare anche abbondantemente i livelli massimi di dicembre. In base alla sua “duration”, basterebbe un calo di mezzo punto del rendimento per alimentare una corsa dei prezzi di quasi il 12%.

BTp 2072 investimento con molte cautele

E’ consigliabile l’investimento nel BTp 2072 per una famiglia? La risposta dipende dalla natura dell’investimento stesso e dalla propensione al rischio di chi lo effettua. Trattandosi di un bond a lunghissima scadenza, o si ha in mente di tenerlo in portafoglio fino alla data di rimborso o si accetta di esporsi ad una volatilità dei prezzi anche fortissima per il caso si volesse rivendere in anticipo. In ogni caso, si consiglia di puntare una percentuale minoritaria dei propri risparmi. Certo, grosso modo saremmo ancora in tempo per acquistare con la speranza di vedere aumentare il prezzo. Il taglio dei tassi ci sarà. Non torneremo ai livelli dei tassi pre-Covid quasi certamente e questo lascia intuire che molto difficilmente il titolo prezzerà alla pari entro i prossimi anni. Ma una risalita è nelle cose, pur non certa, nemmeno nei tempi e nell’entità.

[email protected]