Manca esattamente una settimana al prossimo board della Banca Centrale Europea (BCE), che certamente aumenterà i tassi d’interesse di altri 50 punti base o 0,50%. Si moltiplicano le dichiarazioni dei consiglieri favorevoli a proseguire la stretta monetaria dopo marzo, tanto che il mercato adesso sconta tassi sui depositi bancari fino al 4% o oltre dal 2,50% attuale. Chi segue quotidianamente i mercati finanziari, avrà notato che i rendimenti sovrani nell’Area Euro siano in calo da giorni. Il BTp a 10 anni è passato dal 4,63% al 4,40% in appena una settimana.

Ad essere premiato è particolarmente il tratto lungo della curva, come conferma l’andamento anche del BTp 2072 (ISIN: IT0005441883). Esso è il titolo di stato italiano di durata più lunga. Offre cedola del 2,15%, la quale rispecchia le condizioni monetarie di quando fu emesso – eravamo a inizio 2022 – molto più favorevoli di oggi.

La quotazione del BTp 2072 è implosa nell’ultimo anno. Il minimo fu raggiunto nell’ottobre scorso a meno di 54 centesimi. Oggi, il bond si acquista esattamente per 58 centesimi, in rialzo dai 56 centesimi di una settimana fa. E ieri, era arrivato a 58,55 centesimi, segnando un rialzo in termini percentuali del 4,5% rispetto a giovedì scorso. Nel frattempo, invece, è sceso il rendimento all’attuale 4,20% lordo annuo.

Rendimento BTp 2072 inferiore al decennale

Questo dato ci fa subito intendere che sul tratto ultra-lungo, la curva dei rendimenti risulta invertita. Infatti, il decennale offre più del bond a 50 anni. E cosa dire del fatto che i rendimenti stiano scendendo con la BCE che prospetta tassi ancora più in rialzo? Il tratto breve della curva non sta approfittando o sta approfittando molto poco di questo rally pre-board. Non è in contraddizione con l’apprezzamento dei bond lunghi. Il BTp 2072 beneficia delle aspettative d’inflazione in discesa nel medio-lungo termine proprio in virtù della stretta sui tassi. La BCE ha trovato che tali aspettative a 5 anni siano scese a gennaio al 2,5% dal 3% di dicembre.

E’ perfettamente naturale che il mercato pretenda rendimenti più bassi con un’inflazione attesa anch’essa più bassa. E allo stesso tempo, sconti tassi più alti nel prossimo futuro richiedendo rendimenti più alti per i titoli a medio-breve termine. Per non parlare del fatto che bond come il BTp 2072 siano investimenti potenzialmente speculativi nell’ottica di un taglio dei tassi nel medio termine. Quando torneranno a scendere, ad avvantaggiarsene saranno particolarmente le scadenze più lunghe. Nel semestre al 28 febbraio, in media il BTp 2072 è stato scambiato per la media di 310 milioni di euro al mese. Il contratto-tipo è stato di poco superiore ai 17.000 euro, segno che molte negoziazioni avrebbero riguardato investitori individuali.

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