Se i rendimenti italiani vi sembrano alti, forse non avete visto quelli che offrono i bond emessi dalla Repubblica di San Marino. Agli inizi del 2021 vi fu il debutto del cosiddetto bond Titano. Si trattò della prima emissione della minuscola repubblica sita nel cuore dell’Emilia-Romagna sui mercati internazionali. Un’operazione di emergenza, a causa della grave crisi finanziaria che stava scuotendo le finanze statali in piena pandemia. Scadenza 24 febbraio 2024 (ISIN: XS2239061927), l’importo raccolto fu di 340 milioni di euro.

Può sembrare modesto, ma incideva per un quinto del PIL.

Rating non investment grade, rendimenti super

Nei mesi scorsi, un altro bond di San Marino ha fatto la sua comparsa sui mercati internazionali. L’importo è stato elevato a 350 milioni e servirà nella sostanza a coprire il rimborso del precedente. Stavolta, l’emissione è avvenuta in condizioni molto meno favorevoli, tant’è che il governo ha dovuto offrire una maxi-cedola del 6,50%. Il titolo arriva a scadenza in data 19 gennaio 2027 (ISIN: XS2619991883).

Entrambi i bond di San Marino trattano sul secondario a prezzi nettamente sotto la pari. Il primo si acquistava ieri a circa 97,33 centesimi, il secondo a 98 centesimi tondi. Tali quotazioni corrispondevano a un rendimento alla scadenza rispettivamente del 7,77% e del 7,08%. Che si tratti di livelli abnormi, basta leggere le altre curve sovrane in Europa. L’Italia è il paese con i rendimenti più alti nell’Eurozona. Ciononostante, il BTp più longevo offre intorno al 4,50%. Il fatto è che la Repubblica di San Marino ha rating BB per Fitch, unica agenzia che ne valuta il debito sovrano. L’emittente è classificato, quindi, “speculativo” o anche “non investment grade”.

Bond San Marino con spread altissimi

In altre parole, i bond di San Marino comportano rischi elevati di insolvenza. Perlomeno in linea teorica, dato che non c’è nell’aria alcun default. Le piccole dimensioni della sua economia, largamente dipendente dal turismo con un passato recente banco-centrico, non aiutano la differenziazione dei settori produttivi.

E ciò costituisce un rischio nelle fasi avverse per la congiuntura globale. Ecco spiegati gli altissimi spread anche nei confronti dei titoli di stato italiani. Il bond 2024 offre un premio di 388 punti base, in aumento dai 345 dell’emissione ad inizio 2021. Il bond 2027 tratta a +323 punti, anche in questo caso in aumento dai 300 dell’emissione di aprile.

E’ probabile che quando i tassi d’interesse nell’Eurozona avranno toccato i massimi, gli spread tornino a stringere. I rischi percepiti a carico dei bond di San Marino risulteranno inferiori ad oggi con la prospettiva di un futuro abbassamento del costo del denaro. Dunque, dopo quest’anno la scadenza 2027 dovrebbe esibire una performance migliore dei BTp di pari durata. Va da sé che il bond 2024 arriverà a scadenza tra pochi mesi e, di conseguenza, tenderà alla pari.

[email protected]