Banca d’Italia l’ha appena inserita per la prima volta nella lista delle banche sistemiche e ieri Mediobanca ha avviato e concluso il collocamento di un nuovo bond senior preferred per l’importo di 500 milioni di euro. La scadenza del titolo è stata fissata per l’1 febbraio 2030, per cui sarà di sei anni e due mesi. Ma il bond sarà rimborsabile in anticipo in data 1 febbraio 2029, cioè un anno prima della scadenza, ad un prezzo di 100.

Ordini elevati, rendimento al 4,70%

Il taglio minimo è stato fissato a 100.000 euro, per cui l’emissione del bond Mediobanca è stata riservata agli investitori istituzionali.

Da questi sono arrivate richieste per 1,25 miliardi. Già nella tarda mattinata di ieri era emerso il pricing a +170 punti base (1,70%) sul tasso “mid swap”. Questi si attesta al 3%, per cui il rendimento lordo si sarebbe aggirato intorno al 4,70%. Alla fine, è stato fissato a +140 punti sul “mid swap” e la cedola sarà del 4,375%.

Ad essersi occupati del collocamento sono stati Bnp Paribas, IMI Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Morgan Stanley e Nomura. I bond Mediobanca hanno rating BBB per S&P e Fitch, Baa1 per Moody’s. Il rischio di credito è considerato medio-basso. Il titolo in borsa sale quest’anno del 19,30% e la capitalizzazione si è portata a 9,18 miliardi di euro.

Quali rischi per bond Mediobanca

Il rendimento netto alla scadenza risulta essere in area 3,25%, di poco superiore a quello offerto dai titoli di stato italiani a sei anni. D’altra parte, l’investitore si assume anche il rischio che il bond Mediobanca gli venga rimborsato con un anno di anticipo, privandolo della cedola per gli ultimi dodici mesi. Ciò è verosimile che accada nel caso in cui l’emittente abbia la possibilità di rifinanziarsi sui mercati a tassi inferiori rispetto alla cedola che altrimenti dovrebbe corrispondere per un altro anno.

L’esercizio della “call” diventa più probabile in uno scenario di riduzione dei tassi di mercato.

E già ora questi avrebbero raggiunto l’apice, per cui sono attesi in calo nei prossimi mesi e anni. Infine, c’è da aggiungere che l’inserimento nella lista delle banche sistemiche da parte di Via Nazionale segnalerebbe ufficiosamente una protezione particolare assegnata dalle istituzioni ai bond Mediobanca.

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