Bombardier torna sul mercato obbligazionario. La multinazionale canadese attiva nel settore aerospaziale ha recentemente collocato presso investitori internazionali nuovi bond in dollari USA ad alto rendimento per rifinanziare il proprio debito.

La nuova obbligazione Bombardier Inc. è stata prezzata a 99,001 e ha una cedola del 8,75% (ISIN USC10602BB24)  per un rendimento del 9%. La società ha raccolto 1.400 milioni di dollari con una emissione senior unsecured di durata quinquennale e raccogliendo ordini pari a tre volte tanto, segno che, nonostante le difficoltà del gruppo, c’è fiducia nell’azienda.

Il bond sarà quotato presso la borsa del Lussemburgo e, al momento, è negoziabile OTC per importi minimi di 2.000 USD con multipli aggiuntivi di 1.000. La cedola a tasso fisso del 8.,75% viene staccata su base semestrale, il 1 giugno e 1 dicembre di ogni anno, mentre il rimborso avverrà per intero il 1 dicembre 2021. Bombardier gode di rating “non investment grade” pari a B- per Standard & Poor’s, B per Fitch e B2 per Moody’s. La raccolta fondi – spiega una nota – servirà per rimborsare anticipatamente le obbligazioni con cedola 5,50% per 750 milioni di dollari e con cedola 7,50% per 650 milioni di dollari che maturano entrambe nel 2018.

Bombardier, ricavi in calo del 10% nel terzo trimestre 2016

Nel terzo trimestre Bombardier ha visto scendere i ricavi del 10%, principalmente a causa del business dei jet privati, mentre la perdita netta si e’ ridotta notevolmente in assenza dei costi di un anno fa relativi a due programmi aerei. Il produttore canadese prevede di superare il target sulla redditivita’ nel 2016 in tutti i segmenti di business, ma ha tagliato la guidance sui ricavi attesi nella parte bassa del range di stime annunciato precedentemente. Il fatturato e’ infatti previsto a 16,5 miliardi di dollari, a fronte dei 18,2 miliardi del 2015.

Perdita netta in diminuzione per Bombardier

Nel trimestre al 30 settembre invece Bombardier ha registrato una perdita netta di 94 milioni di dollari, 0,04 usd per azione, contro il rosso di 4,9 miliardi di dollari, 2,20 usd per azione, riportato un anno fa, su cui avevano pesato i costi relativi al programma dei CSeries e alla cancellazione dei jet Learjet 85.

La perdita adjusted si e’ invece attestata negli ultimi tre mesi a 10 milioni di dollari, superando gli 0,03 dollari attesi dal consenso elaborato da Thomson Reuters. Al contempo i ricavi sono scesi da 4,14 a 3,74 miliardi di dollari, al di sotto dei 3,97 miliardi stimati dagli analisti. Il gruppo prevede tuttavia di concludere l’esercizio con un Ebit nella parte alta del range di stime e con margini operativi piu’ solidi.