Anche se siamo agli sgoccioli delle vacanze estive, il Tesoro non smette di lavorare. E oggi punta a raccogliere un importo tra 2 e 2,5 miliardi di euro. Lo farà con un’asta, alla quale sarà in offerta la quinta tranche del BTp short term 30 maggio 2024 e cedola 1,75% (ISIN: IT0005499311). Per chi non avesse conoscenze approfondite in materia di titoli di stato, ricordiamo che si tratta di una nuova tipologia di bond. Ha debuttato nel 2021, rimpiazzando il CTz. I BTp short term sono titoli con durata iniziale fissata dal Tesoro tra un minimo di 18 e un massimo di 30 mesi.

Sulla base delle condizioni del mercato, potrebbe erogare o meno la cedola.

Nello specifico, il BTp short term maggio 2024 si acquistava ieri sul mercato secondario a una quotazione leggermente inferiore alla pari. E ciò corrispondeva a un rendimento lordo alla scadenza di 1,88%. La cedola netta effettiva, cioè tenuto conto sia del prezzo di acquisto che dell’imposizione fiscale, è di 1,53%. Nulla di entusiasmante, specie se pensiamo che l’inflazione italiana a luglio sfiorava l’8%.

BTp short term e conti deposito

D’altronde, abbiamo avuto modo di ribadire più e più volte che il BTp short term si presta bene come alternativa a strumenti di impiego della liquidità a breve termine e a basso rischio. Un esempio di tale tipo è il conto deposito. Allo stato attuale, le banche offrono alla clientela tassi d’interesse ancora molto bassi sulle giacenze vincolate, pur in rialzo rispetto ai primi mesi dell’anno. Salvo qualche eccezione, possiamo affermare che il panorama dei conti deposito resti poco competitivo con il rendimento offerto dal BTp short term in asta oggi.

Teniamo a precisare che acquistare titoli di stato implica effettuare un investimento vero e proprio. Ci si espone, in particolare, al rischio di prezzo per il caso di disinvestimento anticipato. Nel caso di un conto deposito, invece, un prelievo prima della scadenza del vincolo al limite ci farebbe perdere il tasso d’interesse.

Insomma, per quanto poco allettante appaia, il BTp short term non andrebbe sottovalutato da chi vorrebbe semplicemente tenersi semi-liquido in attesa di impiegare il denaro in maniera più fruttifera nei prossimi anni.

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