Carraro raccoglie altri 140 milioni di euro con la riapertura delle obbligazioni 2030

Carraro ha raccolto altri 140 milioni di euro con la riapertura delle obbligazioni emesse in aprile e aventi scadenza nel 2030.
2 settimane fa
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Obbligazioni Carraro Finance, conclusa riapertura dell'emissione di aprile
Obbligazioni Carraro Finance, conclusa riapertura dell'emissione di aprile © Licenza Creative Commons

Carraro, società attiva nella produzione e vendita di trattori e veicoli fuoristrada, ha appena completato con successo la riapertura delle obbligazioni emesse per la prima volta nell’aprile scorso (ISIN: IT0006768151). Assistita da Equita, ha così raccolto altri 140 milioni di euro al prezzo di emissione di 101, che si vanno a sommare ai 126 milioni iniziali e portando l’ammontare complessivo a 266 milioni. Il bond ha scadenza il 17 aprile 2030, per cui presenta una durata iniziale di 5 anni. Tuttavia, è “callable” e ciò significa che l’emittente si riserva la facoltà di procedere al rimborso anticipato del capitale alle date convenute. Offre un tasso di interesse annuale del 5,25% con corresponsione semestrale.

Tre finestre per eventuale call

Approfondendo le condizioni offerte, scopriamo che le obbligazioni Carraro sono senior unsecured, cioè ordinarie. Il taglio minimo è di 1.000 euro e dal 17 ottobre 2026 al 16 ottobre 2027 la call verrebbe eventualmente esercitata al prezzo di 102,625. Dal 17 ottobre 2027 al 16 ottobre 2028 il prezzo di esercizio scenderebbe a 101,313. Infine, dal 17 ottobre 2028 al 16 ottobre 2029 sarebbe di 100.

Condizioni della riapertura

Cosa succede, quindi? Se la società esercitasse la call già nel primo periodo valido, l’obbligazionista riceverebbe un capitale pari al 102,625% del valore nominale. In pratica, 102.625 euro per ogni lotto minimo di 1.000 euro. A questa somma va aggiunto chiaramente il rateo degli interessi maturati e ancora non pagati. Da un lato queste obbligazioni Carraro offrono condizioni vantaggiose ai possessori per il caso di rimborso anticipato, mentre dall’altro costituiscono anche per questo un rischio. Infatti, l’obbligazionista perderebbe l’opportunità di incassare le cedole per il periodo rimanente fino alla scadenza ufficiale.

La riapertura delle obbligazioni Carraro serve a finanziare il rimborso anticipato di un altro bond con scadenza 25 settembre 2026 e cedola 3,75% (ISIN: XS2215041513) per 150 milioni nominali.

A partire dal prossimo 25 settembre il prezzo di esercizio scendere a 100,46875. In pratica, l’emittente pagherà il capitale nominale più il 12,5% dell’interesse annuale, oltre alla cedola semestrale maturata. Il prezzo di mercato del titolo in queste ore si attesta a meno di 100,30. In sostanza, il mercato prezza già il rimborso anticipato. L’operazione consentirà alla società di allungare la durata media del debito a più di 4 anni, anche se l’ultima emissione reca interessi maggiori del bond che andrà ad estinguere e che venne emesso in condizioni di mercato del tutto differenti nel 2020.

Spread in calo per obbligazioni Carraro

Guardando agli spread, allora l’emissione avvenne a premio di circa 420 punti base o 4,20% sul tasso “midswap” a 6 anni, mentre in aprile le nuove obbligazioni Carraro hanno offerto un +310 punti e con la riapertura dei giorni scorsi +275 punti. Questo significa che il grado di rischio percepito dal mercato riguardo alla qualità del debito societario sia scemato. Un segnale positivo per gli investitori vecchi e nuovi.

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Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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