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Oggi: 05 Dic, 2025

NVIDIA in borsa vale 4.000 miliardi di dollari, primo caso al mondo e con margini di crescita

Il colosso tech NVIDIA ha sfondato i 4.000 miliardi di dollari a Wall Street nella seduta di ieri, traguardo mai raggiunto prima da nessuno.
5 mesi fa
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NVIDIA a 4.000 miliardi di dollari di capitalizzazione in borsa
NVIDIA a 4.000 miliardi di dollari di capitalizzazione in borsa © Licenza Creative Commons

Un’altra giornata storica per le borse mondiali. Non che sia accaduto qualcosa di straordinario, con gli indici americani ad avere chiuso in territorio positivo, ma nulla di clamoroso. Il fatto è che ieri NVIDIA ha tagliato il traguardo dei 4.000 miliardi di dollari di capitalizzazione. Nel corso della seduta, le sue azioni hanno toccato un massimo di 164,14 dollari per chiudere a 162,88 dollari. Ed è così che a poco più di due anni dall’ingresso nel mini-club trilionario, il colosso tech ha sbaragliato tutti, persino società come Apple e Microsoft.

Corsa in borsa senza precedenti

Era il giugno del 2023 quando NVIDIA raggiungeva in borsa i 1.000 miliardi di valutazione degli investitori.

Nel febbraio dello scorso anno, già raddoppiava a 2.000 miliardi. E soltanto un mese fa saliva a 3.000 miliardi. Pensate che nell’estate di due anni, in tanti si chiesero se le quotazioni avrebbero retto. Parlarono di bolla speculativa, destinata ad esplodere in faccia agli imprudenti azionisti dell’ultim’ora.

A cosa si deve il boom? NVIDIA nacque nel 1993 a Santa Clara, California, come società per la produzione di processori grafici per videogiochi. Ed è stata essenzialmente questo fino a qualche anno fa, quando ha deciso di cavalcare l’onda dell’Intelligenza Artificiale, trasformandosi in produttrice di chip per le chatbot. L’anno scorso i ricavi segnavano un incremento del 126% a 60,9 miliardi, mentre l’utile netto del 581% a 29,72 miliardi. Nel primo trimestre di quest’anno, i ricavi sono saliti del 69% a 44,1 miliardi e l’utile del 26% a 14,88 miliardi. Pensate che solamente nel 2022 i ricavi non arrivarono ai 27 miliardi.

Azioni con margini di crescita

Stando alle previsioni degli analisti, il rapporto tra prezzo e utili si attesterà nei prossimi trimestri a 33.

E’ un dato solamente di poco più alto del quasi 30 per l’indice S&P 500. Le società legate all’IA hanno confermato i target di spesa e per Bloomberg investiranno 350 miliardi all’anno in favore di NVIDIA. Praticamente, di questo passo esisterebbero persino margini di crescita per le azioni societarie. Queste si acquistavano solamente a 10 dollari l’una cinque anni fa. Da allora segnano un rialzo del 1.450%.

E chi scommise sull’allora anonima società californiana alla fine degli anni Novanta, fece un affare incredibile con l’acquisto del titolo per appena 4 centesimi di dollari: +372.197%. In pratica, spendendo al tempo 1.000 dollari, oggi avrebbe in portafoglio intorno ai 4 milioni. Adesso, NVIDIA equivale al 7,3% dell’intero indice S&P 500, cioè quanto le 216 società quotate minori. Supera Apple al 7% e Microsoft al 6%. Se da un lato questi numeri mettono in risalto la potenza dei colossi, dall’altro ci avvertono dei rischi relativi alla concentrazione dei listi azionari.

NVIDIA svela eccessiva concentrazione nei listini

A conti fatti, una sola società pesa per il 43,2% dell’intero paniere. E le prime tre messe insieme valgono più di un quinto della capitalizzazione complessiva. Un problema per chi si affida magari agli ETF nella speranza di diversificare l’investimento, ritrovandosi in portafoglio capitali concentrati per valore su poche azioni.

NVIDIA da sola vale quasi quanto l’intera Borsa di Parigi. Anche questo un dato che deve farci riflettere sullo strapotere di poche big.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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