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Oggi: 05 Dic, 2025

Nuovo BTp a 10 anni, tutto quello che devi sapere sulla prima tranche in asta giovedì 30 ottobre

Il Tesoro offre giovedì 30 ottobre la prima tranche del nuovo BTp a 10 anni per un importo fino a 4,5 miliardi di euro.
1 mese fa
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BTp 2039 indicizzato all'inflazione europea
BTp 2039 indicizzato all'inflazione europea © License Creative Commons

Giovedì 30 ottobre il Tesoro emetterà titoli di stato a medio-lungo termine per un controvalore nominale fino a 9,5 miliardi di euro. Tra questi figura il nuovo BTp a 10 anni. La prima tranche sarà offerta per un importo compreso tra un minimo di 4 e un massimo di 4,5 miliardi. Di fatto, sarà il bond preponderante a questa asta. In questo articolo esamineremo le sue caratteristiche salienti, avendo cura di monitorare l’andamento sul mercato secondario di questa scadenza benchmark così importante.

Prima cedola corta a febbraio

Le prenotazioni per il nuovo BTp a 10 anni da parte del pubblico saranno possibili fino alla giornata di mercoledì, cioè oggi.

Venerdì 31 ottobre, si terrà l’asta supplementare riservata agli “Specialisti in titoli di stato”. Per l’occasione verrà offerta una seconda tranche dell’importo di 1,35 miliardi, il 30% delle assegnazioni massime previste per l’asta ordinaria.

Questo nuovo BTp a 10 anni arriva a scadenza in data 1 febbraio 2036 e stacca cedola annuale lorda del 3,45%. La data di regolamento delle operazioni è fissata per il prossimo 3 novembre. Questo significa che da quel giorno fino alla prima data di pagamento per la cedola semestrale dell’1 febbraio 2026 ci saranno esattamente 90 giorni. L’investitore riscuoterà, quindi, una prima cedola corta pari allo 0,843750% del capitale nominale posseduto. Questo tasso si ottiene facendo il rapporto tra i suddetti 90 giorni e i 184 del semestre compreso tra l’1 agosto scorso e l’1 febbraio prossimo.

Rendimento sotto la Francia e più vicino alla Germania

In pratica, il nuovo BTp a 10 anni tra poco più di tre mesi accrediterà sul conto deposito titoli degli obbligazionisti 7,38 euro netti per ogni lotto minimo di 1.000 euro di capitale in portafoglio.

A partire dalle successive date di pagamento semestrali, la cedola sarà corrisposta nel suo importo pieno di 1,725% o 17,25 euro lordi (15,09 euro netti).

L’attuale decennale ha scadenza in data 1 ottobre 2035 e offre sul mercato secondario un rendimento del 3,40% con una cedola del 3,60%. Tuttavia, si acquista ben sopra la pari. Al momento, servono quasi 1.020 euro per acquistare un lotto minimo di 1.000 euro nominali. Da notare che il rendimento francese è salito sopra i livelli italiani, risentendo del rischio sovrano legato all’instabilità politica. Lo spread con la Germania è sceso ai minimi dal 2010, a circa 78 punti base o 0,78%.

Nuovo BTp a 10 anni con cedola più leggera

Dunque, il nuovo BTp a 10 anni stacca una cedola più leggera, anche se in linea con l’attuale rendimento di mercato per questa scadenza. Al netto dell’imposta, l’obbligazionista incassa una cedola annuale di circa il 3,02%. Il rendimento effettivo dipenderà dal prezzo di emissione, che potrà essere sopra o sotto la pari. In un contesto d’inflazione moderata, l’investimento può garantire un rendimento netto reale positivo. C’è la possibilità di disinvestire prima della scadenza, ma esponendosi al rischio di quotazione. Probabile che la Banca Centrale Europea mantenga i tassi di interesse invariati nei prossimi trimestri. E questo può sostenere i prezzi dei bond a medio-lungo termine.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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