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Oggi: 03 Set, 2025

Nuova rottamazione auto e ecobonus: quanto ti spetta in base all’ISEE

Quanto spetta in base all'ISEE per la nuova rottamazione auto e ecobonus? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa aspettarsi.
2 mesi fa
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rottamazione auto e ecobonus
Foto © Pixabay

Importanti novità in arrivo per quanto riguarda la rottamazione auto e ecobonus. Come cantano gli 883 con il brano Gli anni: “Stessa storia, stesso posto, stesso bar, stessa gente che vien dentro consuma, poi va, non lo so che faccio qui. Esco un po’ e vedo i fari dell’auto che mi guardano e sembrano chiedermi chi cerchiamo noi”.

E forse oggi, più che mai, siamo alla ricerca di un cambiamento. Una spinta per lasciarci alle spalle vecchie abitudini, anche quelle a quattro ruote, e puntare su qualcosa di nuovo, di più sostenibile e conveniente.

Proprio in tale ambito tornano protagonisti due strumenti fondamentali per chi vuole cambiare auto, ovvero la nuova rottamazione e l’ecobonus 2025.

Al fine di incentivare il rinnovo del parco auto circolante, ridurre le emissioni e sostenere economicamente le famiglie, infatti, lo Stato sta pensando di introdurre delle importanti novità in merito. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa aspettarsi.

Nuova rottamazione auto e ecobonus: cosa cambia

Il governo italiano sta lavorando a un nuovo piano di incentivi per accelerare la transizione verso la mobilità sostenibile. L’obiettivo è quello di sostituire decine di migliaia di veicoli a combustione interna con auto completamente elettriche, riducendo così l’impatto ambientale del parco auto circolante. Il tutto grazie a fondi europei inseriti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ovvero il Pnrr, che prevede 1,2 miliardi di euro complessivi. Di questi ben 600 milioni di euro dovrebbero essere destinati direttamente al nuovo Ecobonus.

Inizialmente, ricordiamo, le risorse erano state previste per potenziare la rete di ricarica con migliaia di colonnine su tutto il territorio nazionale.

La scarsa adesione ai bandi e le difficoltà di attuazione hanno spinto il governo a richiedere una rimodulazione dei fondi. E in effetti l’Ecofin, ovvero il Consiglio economia e finanza dell’Unione europea, ha dato una valutazione positiva e gran parte del budget verrà destinato a mettere in campo incentivi per l’acquisto di auto elettriche nuove. Questo purché si proceda con la rottamazione di un vecchio veicolo inquinante.

Quanto ti spetta in base all’ISEE

Il nuovo piano, attualmente in fase di definizione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dovrà essere attivato entro breve tempo. I fondi, infatti, dovranno essere spesi entro il 30 giugno 2026. Si tratta di una vera e propria corsa contro il tempo per definire il decreto attuativo che avvierà la campagna nazionale di sostituzione veicoli. Al momento il decreto non è stato ancora pubblicato, ma stando alle prime indiscrezioni, sembra che l’importo del contributo sarà modulato in base all’Isee.

Entrando nei dettagli sarà riconosciuto fino a 11 mila euro per chi presenta un Isee pari a massimo 30 mila euro annui. L’importo scenderà a quota 9 mila euro per coloro che hanno un Isee compreso tra 30 mila e 40 mila euro. Tale incentivo aiuterebbe a coprire circa un terzo del costo complessivo di un’auto elettrica nuova, rendendo l’acquisto più accessibile.

Come incide il vincolo geografico

Un altro elemento importante riguarda il vincolo geografico. Gli incentivi potrebbero essere destinati solo a determinate aree ad alta densità abitativa e inquinamento. Questo criterio potrebbe generare alcune disparità, escludendo territori limitrofi non ritenuti prioritari a livello ambientale. Il governo starebbe valutando un allargamento dei criteri, ma i margini di manovra sembrano limitati a causa delle regole europee sulla destinazione dei fondi.

Se tutto questo non bastasse, la misura potrebbe estendersi anche alle microimprese che acquistano veicoli commerciali elettrici per il trasporto merci, nelle categorie N1, ovvero fino a 3,5 tonnellate, e N2, ovvero fino a 12 tonnellate. In questi casi il contributo potrebbe arrivare fino al 30% del prezzo del veicolo, con un massimale di 20 mila euro.

Tra gli interventi in cantiere figurano nuove risorse per il settore ferroviario e investimenti nel biometano per incrementare il riutilizzo dei rifiuti organici e abbattere le emissioni. Al momento comunque, è bene sottolineare, si tratta solo di ipotesi. Non resta che attendere comunicazioni ufficiali in merito, per capire come e in quali termini beneficiare dei nuovi incentivi.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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