Gli italiani si preparano alle vacanze estive, le seconde dopo la pandemia che da inizio 2020 ha stravolto le abitudini di buona fetta della popolazione mondiale che ora più che mai usano meno fare viaggi in aereo.

In rete sono diversi gli utenti che si domandano quanto è sicuro viaggiare in aereo, probabilmente perché ancora impauriti dalla pericolosità del coronavirus. Leonard Berberi, autore di un corposo approfondimento sul Corriere, ha provato a rispondere alla domanda di migliaia di persone: viaggiare in aereo, oggi, è sicuro?

Viaggi in aereo, quanto è sicuro dopo la pandemia?

Anzitutto va detto che nell’estate 2021 gli italiani voleranno principalmente sugli Airbus A320 e sui Boeing 737, aerei a corridoio singolo che sono soliti essere impiegati per brevi tratte, sia per raggiungere un aeroporto di una città italiana sia lo scalo di una città europea.

In totale, si possono raggiungere fino a 186 o 189 unità di sedili.

Per quanto riguarda l’aria che si respira a bordo, si specifica che gli aerei dispongono di un sistema che fa circolare l’aria al 50 per cento da fuori e al 50 per cento da dentro: quest’ultima poi viene filtrata fino a 20-30 volte ogni ora di volo, ciò significa che l’aria respirata dentro l’aeroplano cambia ogni 120-180 secondi.

Volendo entrare ancora più nello specifico, ciascun passeggero che vola in Economy riceve al minuto dai 0,42 ai 0,57 metri cubi di aria sterilizzata.

Da dove entra l’aria? Dai motori, che hanno il compito di risucchiare l’aria da fuori. Successivamente viene pressurizzata e processata all’interno degli impianti di condizionamento collocati in stiva. Questi impianti trasferiscono l’aria nei filtri, all’interno dei quali la nuova aria immessa viene mischiata a quella riciclata. Dopodiché passa attraverso delle condutture posizionate nella fusoliera e da qui arriva finalmente in cabina.

Perché è sempre importante indossare la mascherina

Gli esperti sono certi che l’aria proveniente dalle cappelliere scorre a una velocità tale (un metro al secondo) da rendere improbabile che le particelle contagiose girino indisturbate dentro la cabina.

Avviene poi la fase del riciclo. I filtri allestiti nel pavimento trattengono metà dell’aria, che viene in seguito filtrata e rimessa in circolo nella cabina. L’altra metà, invece, viene espulsa.

Per rispondere alla domanda d’apertura, il rischio zero non c’è, soprattutto qualora una persona eventualmente positiva starnutisca. Da qui l’obbligo di indossare la mascherina protettiva per tutta la durata del viaggio.

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