Continuano ad aumentare i casi di covid-19 a causa della variante Omicron 5. Il bollettino di domenica 26 giugno ha segnalato 48mila casi, un netto aumento se si confronta con i casi del 26 giugno 2021, quando i contagi erano meno di 300. Tutta colpa di Omicron 5, che secondo gli esperti sarebbe ormai arrivata ad almeno il 34% di incidenza in Italia e nel giro di tre settimane. Questo vuol dire che entro due settimane sarà praticamente quasi prevalente.

Variante Omicron 5, a luglio fino a 100 mila contagi al giorno

E mentre i casi salgono, gli esperti parlano di picco a luglio con 100mila casi al giorno.

Cesare Cislaghi, ex presidente dell’Associazione italiana di epidemiologia, a Repubblica ha detto che la colpa della nuova ondata non è solo di Omicron:
«La verità è che abbiamo abbassato le difese. Sono appena sceso da un treno con i ragazzi di ritorno dal mare. Tutti spensierati, senza mascherina. Il controllore non ha fiatato».
Mentre secondo Silvestro Scotti, segretario della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), la maggior parte dei nuovi positivi sono giovani ed è l’effetto della socialità e della mancanza di restrizioni.

Si torna alla mascherina durante assembramenti?

E mentre a luglio si prevedono 100mila casi al giorno, la buona notizia è che l’aumento dei contagi non corrisponde ad una crescita dei decessi. L’infettivologo Matteo Bassetti, direttore dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, a La Stampa ha chiarito che:

“Omicron 5 non ha più nulla a che vedere con il virus di Wuhan che sparse così tanto dolore pertanto sarebbe il caso di cambiargli nome. Tra asintomatici, anziani spaventati e immunodepressi in ospedale per altre cause i ricoverati veramente per Covid saranno il 20%”.

Anche il ministro della Salute Roberto Speranza ha voluto rassicurare su nuove restrizioni anche se per adesso non si parla di togliere l’isolamento per i positivi, che devono restare a casa.

A Repubblica, Speranza ha detto:

«Chi è contagiato deve stare a casa. Oggi in isolamento ci sono 650 mila persone, non è immaginabile che se ne vadano in giro».

Ad ottobre dovrebbe ripartire la campagna vaccinale con i richiami autunnali e la riapertura dei grandi hub.
Secondo il direttore Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, invece, per far fronte alla nuova ondata di contagi bisognerebbe tornare ad indossare le mascherine soprattutto dove ci sono assembramenti.