Anche quesa volta Report ci regala un’inchiesta che sicuramente farà discutere. Del resto, il tema dei vaccini anti-Covid non è mai del tutto cessato di essere motivo di dibattito. E se i complottisti devono rassegnarsi e accettare che ormai questi vaccini sono innocui, chi invece afferma che si è trattato di uno spreco di soldi potrebbe non avere tutti i torti.

Un accordo esagerato

Potremmo sintetizzare semplicemente così quello che è l’accordo tra Unione Europea e Pfizer, la principale azienda farmaceutica che ha letteralmente fatto una fortuna con i vaccini anti-Covid.

Il servizio di Report andato in onda su Rai Tre ha mostrato quelli che sono i numeri di tale accordo, numeri rimasti segreti fino alla fine del 2023. Il programma ha infatti raccolto i vari dati offerti dai centri vaccinali italiani e la situazione nel nostro paese è a dir poco inquietante, visto che stiamo parlando di uno spreco davvero enorme. Sono infatti solo 2,1 milioni le persone che hanno fatto la terza dose, mentre la platea composta da persone fragili e anziani era di 18 milioni.

Cosa significa tutto questo? Significa che l’Italia si attendeva una certa risposta da parte degli italiani e invece tale risposta non c’è stato. Il risultato è che si sono comprati tantissimi vaccini inutilmente. A complicare le cose c’è poi il fatto che dalla terza alle dosi successive sono arrivate le famigerate varianti. Il virus si è evoluto ancora e l’ultimo di cui abbiamo parlato era il Covid Pirola JN1. Oggi è poco più di un’influenza, anzi secondo alcuni virologi non c’è ormai più nessuna differenza nei sintomi. L’influenza però rimane un nemico pericoloso per anziani e persone fragili, quindi vaccinarsi contro il Covid è ancora importante e in certi casi può salvare la vita.

Vaccini anti-Covid, quanto sono costati?

Come detto, il numero esagerato di vaccini richiesti a Pfizer ha creato un problema economico non da poco.

Innanzitutto, si è speso troppo per un prodotto che poi non è stato utilizzato, ma l’ulteriore problema è che tale prodotto non può effettivamente essere riutilizzato per le dosi successive, visto che il Covid nel frattempo è mutato. Al momento in Italia ci sono 21 milioni di dosi, ma solo 5 milioni di esse sono aggiornate alla nuove varianti. Gli ordini di vaccini nel nostro Paese ammontano in tutto a 381 milioni di dosi, e secondo Report almeno 150 milioni sono in eccesso. Sempre secondo l’inchiesta del programma di Rai Tre, il costo totale del nostro Paese sarebbe stato davvero enorme, ben 4,4 miliardi di euro.

Che fare con questi vaccini in esubero? Smaltirli o conservarli ha un costo, e quindi altri soldi da spendere. Affittare le strutture necessarie per conservarli costa 370 mila euro al mese. La distruzione delle dosi invece costa un euro per ogni chilogrammo. Visti i numeri, era naturale che si dovessero rivedere gli accordi tra i Paesi interessati e l’azienda farmaceutica. Sempre secondo Report, quindi, l’UE ha già concluso un nuovo accordo con Pfizer e tale accordo prevede che le dosi non utilizzate è di 10 euro l’una, contro i 19,50 euro delle dosi consegnate, aumentato dai 15 euro per dose precedenti. Parliamo in totale di 1,8 miliardi di dosi, le quali saranno consegnate entro il 2026.

I punti chiave…

  • nuova inchiesta Report svela interessanti retroscena sull’accordo tra UE e Pfizer;
  • il problema dei vaccini anti-Covid è stato soprattutto l’eccessivo numero di ordini fatti;
  • l’Italia ha speso 4,4 miliardi di euro, ma già della terza dose sono stati pochissimi gli italiani vaccinati, rispetto alla platea prevista.