Listeria, mancato rispetto dei criteri di sicurezza alimentare e ora salmonella. Non c’è assolutamente pace per i consumatori perché ogni giorno devono prestare attenzione a quello che mangiano e che acquistano. Chi si reca al supermercato per fare la spesa, quindi, dovrebbe sempre controllare all’ingresso del punto vendita se sono affissi degli avvisi. In questo modo avrà la certezza di aver esaminato tutti quelli inerenti ai richiami emanati dal Ministero della Salute. Ovviamente di prodotti venduti proprio nel punto vendita in cui ci si reca a fare la spesa.

Ora il pericolo, come detto, arriva da alcuni lotti di uova per presenza di salmonella enteritidis che può portare da lievi disturbi del tratto gastrointestinale fino a forme cliniche più gravi. Queste ultime, però, si verificano in particolar modo in soggetti fragili come gli anziani, i bambini e i soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.

Allarme salmonella: ecco i lotti di uova incriminate

Il prodotto con presenza di salmonella è del marchio uova Pazzaglia. Si tratta di confezioni da 6 uova fresche grandi L (63-73 grammi) con il guscio bianco. I lotti di produzione sono due: esattamente il numero 431001 e il 441001 mentre il marchio di identificazione dello stabilimento /produttore è IT 040017. La sede, invece, è Budrio di Longiano (FC).

Queste uova sono prodotte da Pazzaglia di Battaglia Luca e la data di scadenza è il 22 novembre per il primo lotto e il 28 novembre per il secondo. Il Ministero della Salute le ha richiamate per la positività alla salmonella enteriditis a seguito di un campionamento ufficiale delle feci delle galline ovaiole.

Questo è stato eseguito il 27 ottobre scorso da Asur Area Vasta 2 e il codice di prova è il numero 85652 del 5 novembre 2022. L’invito è quello di non consumare queste uova e di riportare la confezione al punto vendita presso il quale è avvenuto l’acquisto.

Cosa si rischia con la salmonella?

In via precauzionale, il Ministero della Salute ha richiamato alcuni lotti di uova per positività alla salmonella enteriditis. Ma di che si tratta esattamente? Ebbene, di un batterio che ha come habitat il tratto intestinale dell’uomo e degli animali.

Si diffonde nell’ambiente a seguito di contaminazione fecale e la malattia che scaturisce da essa, chiamata salmonellosi, può provocare nell’uomo anche sintomi seri.

Questi ultimi, di solito compaiono dopo 12-72 ore dal consumo del prodotto contaminato e si presentano con dolori all’addome, febbre e diarrea. Durano in media dai 4 ai 7 giorni e, nella maggior parte dei casi, questa malattia, fortunatamente, ha un decorso benigno. Non richiede, quindi, l’ospedalizzazione. L’infezione, però, alle volte può aggravarsi e richiedere il ricovero.

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