Il bonus accoglienza alle famiglie che ospiteranno i profughi ucraini potrebbe essere tra i 25 ed i 30 euro al giorno per ogni persona ospitata. Questo per pagare i costi aggiuntivi per la spesa e per le bollette. Il Governo ha stanziato in tutto 428 milioni di euro da destinare all’accoglienza mentre il flusso dei profughi in Italia registra una diminuzione. Si è passati infatti da 3 mila a 1.150 persone al giorno. Fino ad ora comunque gli arrivi in Italia sono stati 71.940: di questi 37.082 sono donne, 6.661 uomini e 28.197 minori.

Le destinazioni principali sono Roma, Milano, Napoli e Bologna, le città dove le comunità ucraine sono più radicate nel territorio.

Le ultime novità del bonus accoglienza

Si parla di un contributo tra i 25 ed i 30 euro al giorno per le famiglie italiane per ogni persona ospitata. Inoltre di un assegno di 5-600 euro al mese per tre mesi per i profughi che provvederanno in maniera autonoma alla propria sistemazione come comunicano Larepubblica e l’Avvenire. Le modalità verranno stabilite con ordinanze della Protezione civile che sono in procinto di essere approvate.
È stata proprio la ministra Lamorgese ad annunciare tale contributo che servirà ad aiutare economicamente le famiglie che vogliono accogliere i profughi in fuga dalla guerra. Esso dovrebbe essere fornito mediante i comuni e il commissario per la Protezione Civile.
Intanto il premier Draghi ha firmato un Dpcm sulla protezione temporanea e assistenza dei profughi che durerà un anno. I beneficiari saranno non soltanto i residenti in Ucraina ma anche i cittadini di altri paesi che beneficiavano della protezione internazionale. Costoro avranno quindi un permesso di soggiorno che durerà 1 anno con possibilità di proroga di altri sei mesi. Grazie ad esso potranno quindi accedere al sistema sanitario nazionale nonché allo studio e al mercato del lavoro. Qualora il Consiglio dell’Unione Europea dovesse decidere di anticipare il termine della protezione temporanea allora il permesso potrà essere revocato.

Il decreto prevede inoltre la facilitazione del ricongiungimento dei profughi con familiari già presenti nel nostro paese.
Sarà inoltre necessario creare una piattaforma informatica nella quale registrare i profughi ucraini che chiedono la protezione internazionale all’interno dell’Unione Europea forse mediante Empact. Il contributo, infine, come detto, potrebbe essere di 300/350 per ogni adulto che chiede protezione e 150 euro per ogni minore. Un nucleo familiare composto da un adulto e due bambini, quindi, potrebbe ricevere circa 600 euro mentre con quattro minori fino a 900 euro.
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