Ormai si sa, le feste sono il periodo dell’anno in cui abbondano le truffe legate al Natale. Le persone fanno più acquisti e di conseguenza aumentano i criminali intenzionati a rubare dati personali o direttamente denaro dalle carte. Negli ultimi anni sono aumentati consumatori che fanno acquisti online per risparmiare, non è raro che abbondano le truffe di ogni tipo. Una in particolare, sta creando non pochi problemi. Si tratta della truffa del pacco in giacenza. La storia più o meno è sempre la stessa.

Arrivano delle mail o messaggi via Sms in cui si invita il consumatore a verificare il pacco in giacenza e quindi cliccare su un link sospetto.

Per la precisione, i criminali si inventano che il fantomatico pacco è bloccato. Quindi per sbloccarlo serve inserire i dati nel link inviato per posta o via sms. Anche se la truffa gira da un po ‘continua a mietere vittime proprio perché sfrutta il periodo delle feste. E non è neanche la prima volta, visto che di recente vi avevamo segnalato un’altra truffa.

Truffa del pacco di Natale in giacenza, ecco come funziona e a cosa fare attenzione

Migliaia di persone fanno acquisti online, regali o shopping di vario genere e quindi è facile trovare una vittima che in questo periodo sta aspettando un pacco. Chi vede arrivare il messaggio truffa pensa che sia vero e quindi non di rado finisce per inserire davvero i dati nel link che poi si rivela una trappola. La polizia postale ha segnalato sempre più casi di questo genere, anche perché i mittenti riportati nel messaggio spesso presentano diciture molto verosimili. La maggior parte delle volte riportano i nomi di Poste o di altri corrieri famosi e anche il link appare molto verosimile, soprattutto se letto da cellulare.

Da computer, invece, guardando bene si può notare che l’indirizzo online è truffaldino, almeno dal punto di vista grafico.

Sempre più utenti, infatti, segnalano messaggi di ogni tipo. Ad alcuni viene detto che il pacco è sbloccato perché mancano dati sull’indirizzo, ad altri di collegarsi per verificare la tracciabilità o ancora si intima ad intervenire entro 48 ore per non rischiare che il pacco torni indietro. Oppure si chiede di pagare una somma per sbloccare il pacco fermo alla dogana.

Come capire se ci si trova davanti ad un inganno?

Ma come capire se il messaggio è falso? Bisogna fare molta attenzione al link. In particolare, bisogna controllare le iniziali: quello falso non ha quasi mai la certificazione SSL, quindi non inizia con “https”, ma solo con “http”. Inoltre, considerando il numero enorme di messaggi di questo tipo che stanno circolando, si consiglia sempre di non cliccare sul link e di chiamare direttamente il corriere per verificare che davvero il pacco è bloccato. La stessa truffa avviene anche via sms, le regole sono le stesse. Per sicurezza non cliccare mai e segnalare tutto alla polizia postale oltre che bloccare il numero sospetto.