Con la disoccupazione, soprattutto giovanile, in continuo aumento in Italia sempre più spesso si avanza l’ipotesi di trasferirsi all’estero per trovare un lavoro, per cercare di cambiare vita cercando delle realtà in cui lo stile di vita non sia eccessivamente oneroso pur lasciando la possibilità di concedersi comfort e benessere.   Ed ecco, allora, che il sito Mollotutto ha stilato una lista dei dieci Paesi meno cari per vivere, tenendo presente nel redigerla diversi aspetti della vita che bisognerebbe valutare prima di decidere in quale Paese trasferirsi.

  La lista tiene conto, ad esempio, dei servii offerti dai Paesi, della validità delle strutture presenti e anche, non da ultimo, della bellezza del paesaggio.  

  •  Bali, un’isola dell’Asia che da sempre è da sempre una delle mete più gettonate dell’Indonesia. I servizi turistici offerti dall’isola non sono onerosi offrendo al contempo un lusso che ha poca competizione nel mondo. L’isola trae il suo sostentamento economico, oltre che dal turismo, anche dall’agricoltura, dalla pesca e dall’artigianato. L’isola offre diversi tipi di divertimento sia per i residenti che per i turisti, Il costo della vita a Bali si aggira intorno ai 400/500 euro al mese.
  •  Sri Lanka, una repubblica democratica situata in Asia, è una delle isole più belle del mondo. I turisti sono attratti principalmente dalle bellezze del paesaggio che con le sue foreste, le sue pianure e spiagge da sogno non ha eguali al mondo. Anche se la lingua ufficiale è il singalese e il tamil, i rapporti commerciali sono favoriti da un largo uso dell’inglese. L’economia dell’isola si basa sulla produzione del tè e della cannella ma si sta sviluppando un mercato basato sulle esportazioni e sul settore assicurativo e bancario.
  • Perù: situato in Sudamerica è considerato tuttora un paese in via di sviluppo che vanta grosse ricchezze minerarie (petrolio) e un’economia basata su pesca, agricoltura e industria tessile. L’idioma ufficiale è lo spagnolo. Il Perù, pur avendo una situazione bancaria abbastanza debilitata, offre occasioni di investimento ad imprenditori di industrie di trasporti e delle estrazioni.
  •  Brasile: famoso per il suo paesaggio caratterizzato da fiumi e foreste, grazie alla sua posizione geografica, situata nell’area tropicale, è in grado di offrire ai suoi residenti condizioni climatiche ideali. Si deve tener presente che in Brasile c’è la più grande comunità di italiani del mondo (circa 30 milioni di immigrati). L’economia del paese di basa sulle industrie metallurgiche, tessili, chimiche, meccaniche e alimentari. Il costo della vita dei residenti, però, è decisamente più alto a quello che solitamente devono sostenere i turisti poiché bisogna tenere presente che il servizio sanitario e quello scolastico molto spesso sono a pagamento.
  •  Nuova Zelanda: l’arcipelago dell’Oceania costituisce uno dei Paesi più pacifici e tranquilli del mondo. La Nuova Zelanda offre uno stile di vita lussuoso ad un costo non molto elevato grazie all’ottimo rapporto qualità-prezzo che si può trovare. Il Paese ha come fonte primaria dell’economia agricoltura e allevamento. Soprattutto negli ultimi anni sono molti gli italiani che hanno deciso di trasferirsi in Nuova Zelanda per ricominciare la propria vita da zero.
  • Croazia: è sicuramente uno dei Paesi più belli d’Europa con le sue tre aree morfologiche che offrono catene montuose, pianure e zona costiera. L’economia della Crozia si basa soprattutto sull’industria leggera e sul settore terziario. A differenza dell’Italia la Crozia applica un severo controllo dei prezzi, cosa che non permette ai prezzi delle merci di salire all’improvviso. Il costo della vita in questo Paese è dal 35% al 70% più basso che in Italia.