Di recente è avvenuto un importante passaggio di proprietà per la compagnia telefonica. Tim senza rete non è un’esagerazione, visto che ha ceduto le infrastrutture alla KKR, l’operatore internazionale di private Equity. Ora però i clienti si chiedono cosa cambia all’atto pratico per loro e se quindi questo passaggio di proprietà di una parte dell’azienda avrà delle conseguenze.

Un cambiamento davvero radicale?

Per anni la famosa compagnia telefonica ha mantenuto le sue reti elargendole anche agli altri competitor, ma ora le cose sono drasticamente cambiate.

Di recente infatti ha ceduto le sue reti a KKR, ma cosa cambia per i clienti? Si tratta di una domanda più che lecita alla quale cercheremo ora di dare una risposta. In realtà, benché alcuni abbiano criticato tale scelta, all’atto pratico invece TIM senza reti potrebbe rivelarsi essere una mossa davvero vincente. Oggi infatti la compagnia può ritenersi molto più libera di muoversi sul mercato, visto che prima, in quanto padrona di tali reti, era vincolata a troppi paletti di tipo normativo. Questa libertà potrà quindi tradursi anche in una maggiore offerta per i propri clienti.

Con la riduzione dell’indebitamento, inoltre, TIM avrà maggiore spazio di manovra nel poter cambiare le proprie proposte di rete fissa e mobile. Insomma, per l’azienda si apre ora una nuova strada, quella che la porta ad essere in tutto e per tutto identica agli altri operatori del settore, cosa che le consentirà di fare il competitor a tutti gli effetti. In parole povere, per quanto riguarda i clienti, le offerte di TIM ora potranno essere più libere, non dovendo cioè rispettare determinati vincoli regolatori dettati dal suo possesso precedente delle reti. Secondo gli espetti, dunque, i prossimi passi seguiti dall’azienda saranno chiari e si rivolgeranno a una maggiore libertà nei prezzi e nella composizione innovativa di offerte.

TIM senza rete, cosa cambia per i clienti?

Una maggiore possibilità di combinare offerte tra i suoi servizi è quello che secondo gli esperti permetterà a TIM di migliorare il suo andamento economico. Ora che i vincoli a cui era legata sono finiti, l’azienda potrà proporre offerte combinate per i servizi mobile e fissi. Si tratta quindi di una novità che l’azienda potrà ora finalmente sfruttare, sottostando a questo punto solo alle leggi di mercato che si verranno a creare con la concorrenza. Fino ad oggi, infatti, il problema di TIM era proprio quello di non poter offrire questo ventaglio di offerte, in quanto vincolata dal possedimento delle reti nazionali. La limitazione era del resto evidente a tutti visto che fino ad oggi era costretta sulla rete fissa a proporre prezzi di qualche euro superiori alla concorrenza. Il possesso delle reti la vincolava al concetto di non replicabilità dei competitor.

Ricordiamo infatti che quasi una ventina di anni fa Agcom bocciò a TIM la possibilità del lancio dell’Adsl a 20 Megabib, che all’epoca rappresentava la connessione internet più veloce in Italia. Poiché i competitor non potevano replicare tale offerta, l’iniziativa di TIM venne bloccata dall’autorità garante delle comunicazioni. Insomma, TIM senza reti rappresenta un vantaggio che l’azienda intende sfruttare. Ma fino a che punto sarà invece vantaggiosi per i clienti? I servizi potranno a questo punto essere migliorati, rimodulati e pensati per le esigenze dei consumatori. Chi si aspetta però un ritocco dei prezzi potrebbe rimanere deluso, visto che sostanzialmente quello degli operatori italiani è già il più basso d’Europa, nonostante l’inflazione che ha colpito fortemente il settore.

I punti più importanti…

  • ora che ha ceduto le sue reti, TIM potrà finalmente concentrarsi su offerte migliori;
  • ora non ha più vincoli da rispettare, quindi potrà proporre offerte in linea con i competitor;
  • difficilmente invece il cambiamento porterà a novità significative a livello di prezzi.