Nel 2025 visitare una città d’arte italiana o una località turistica potrebbe essere un salasso. Il motivo è presto detto: tra due anni, infatti, in occasione del Giubileo 2025, i comuni capoluogo di provincia, le unioni di Comuni, le città d’arte e le località turistiche possono aumentare la tassa di soggiorno. Si parla, addirittura, di 2 euro in più a notte, come si legge nella bozza della legge di Bilancio.

La tassa diventerà più cara per chi alloggia nelle strutture ricettive. È chiaro che per le celebrazioni del Giubileo della Chiesa cattolica per il 2025, sono previsti degli interventi per la realizzazione delle opere.

Per questo è autorizzata una spesa fino a 75 milioni di euro nel 2024, 305 milioni di euro nell’anno 2025 e di 8 milioni di euro nell’anno 2026, a cui aggiungere quelli di conto capitale di 50 milioni di euro nel 2024 e 70 milioni di euro per l’anno 2025, nonché 100 milioni nel 2026. Di fatto, il gettito rimanente dalla tassa di soggiorno rimane nella loro disponibilità per finanziare questi interventi legati al Giubileo.

Giubileo 2025, aumenta la tassa di soggiorno nelle città d’arte italiane

In Italia la tassa di soggiorno si paga in molte città d’arte italiane e località turistiche in genere. Addirittura a Venezia, dal 2024, si pagherà un contributo per entrare in città: la discussa tassa di ingresso a Venezia. Si tratta di una tassa che servirà a rendere i flussi turistici meno pesanti nella città lagunare, soprattutto durante i ponti e le festività.
Solo nel 2023, la tassa di soggiorno ha portato a 678 milioni di guadagni a livello nazionale con un aumento del 9,5% rispetto allo scorso anno. Una recente ricerca dell’Osservatorio nazionale di Jfc, aveva predetto che i turisti pagheranno l’imposta in 1.011 Comuni, oltre agli ambiti provinciali di Trento e Bolzano.

Tra le destinazioni in cui la tassa di soggiorno si è pagata per la prima volta nel 2023 ci sono Bari, che così incasserà 2 milioni, ma anche Taranto, Caserta, Laveno Mombello, Tarvisio, Chiusaforte, Castiglion Fiorentino, Paola, Bagnoregio, Verghereto, Garbagnate Monastero, Ovada, Manduria, Bagnara Calabra etc.

Dopo due anni di stop sarà riattivata la tassa anche a Civitanova Marche.
Sempre secondo la ricerca, la regione che incassa di più dalla tassa di soggiorno è il Lazio grazie a Roma, per 138,7 milioni di euro. A cui segue il Veneto, per merito di Venezia, poi ci sono Lombardia e Toscana. Chiaramente per via di Milano e Firenze.

Perché nel 2025 visitare le città d’arte italiane sarà un salasso

Nel 2025, quindi, in occasione del Giubileo, la tassa sarà ancora più cara. Per le tasche degli italiani sarà l’ennesimo piccolo salasso, che va ad aggiungersi a tutti gli altri rincari che da ormai due anni hanno colpito tutte le famiglie. Chiaramente, non è una tassa di soggiorno che andrà a pesare più di tanto nelle tasche degli italiani. Si tratta, però, di un’altra spesa in più per chi viaggia e vuole soggiornare nelle località turistiche del Bel Paese.

Riassumendo

  • In occasione del Giubileo del 2025 i comuni capoluogo di provincia, le unioni di Comuni, le località turistiche e le città d’arte potranno aumentare la tassa di soggiorno.
  • Si parla di una cifra fino a 2 euro in più per notte
  • La regione che incassa in assoluto di più con la tassa di soggiorno è il Lazio.