È probabile che vi sia un nuovo rinvio dell’entrata in vigore della tassa sulla plastica e di quella sulle bevande zuccherate. Con la scorsa manovra c’è stato il posticipo al 2024 ma, secondo quanto riferirebbero delle fonti di maggioranza in Parlamento, potrebbe essercene ancora un altro.

La prima imposta, soprattutto adesso, potrebbe essere uno strumento per affrontare il problema della plastica che è una delle sfide ambientali più urgenti e complesse che la nostra società è tenuta ad affrontare. Bisogna però fare presto, prima che sia troppo tardi.

Per affrontare questo delicato problema è però importante la cooperazione internazionale. È essenziale, quindi, affrontare questa sfida su scala globale poiché la plastica inquina le acque e gli ecosistemi marini che non conoscono confini nazionali.

Le nuove regole Ue sugli imballaggi

Per ovviare al problema plastica, nuove regole Ue sugli imballaggi. Dal 1° gennaio scorso, infatti, per i produttori di confezioni è arrivato l’obbligo dell’etichettatura obbligatoria. Il decreto stabilisce infatti che tutti gli involucri dovranno essere etichettati secondo le modalità stabilite dalle norme UNI, applicabili per facilitare la raccolta, il recupero, il riutilizzo e il riciclaggio.

Oltre a questa misura dovrebbero arrivare anche una tassa sulla plastica in contemporanea con quella sulle bevande zuccherate. Per entrambe, però, è probabile che ci sarà un ulteriore ritardo.

Ricordiamo che grandi quantità di plastica, inclusi rifiuti monouso e frammenti di plastica, però, finiscono negli oceani, causando danni significativi agli ecosistemi marini per cui l’idea di inserire un’imposta, con l’obiettivo di ridurne il consumo, non era sbagliata.

Tale materiale, però, non impatta solo sul mare ma anche sulla fauna selvatica: gli animali terrestri come gli uccelli, infatti, possono rimanere intrappolati nei rifiuti di plastica o ingerirli accidentalmente e ciò può causare lesioni, sofferenze e morte.

L’impatto, purtroppo, si verifica a tutti i livelli della catena alimentare: compresi gli animali che poi l’essere umano consuma come cibo.

La plastica, ribadiamo, è un materiale molto resistente e può persistere nell’ambiente per centinaia di anni per cui è necessario fare il possibile per limitarne l’uso. In più, la produzione di tale materiale richiede l’estrazione di risorse fossili, come il petrolio e il gas naturale. E purtroppo tale processo contribuisce ai cambiamenti climatici e all’esaurimento delle risorse naturali.

Tassa sulla plastica e bevande zuccherate: quando entreranno in vigore?

Per la sesta volta potrebbe esserci un posticipo dell’introduzione della tassa sulla plastica e le bevande zuccherate.

Più nel dettaglio, la prima è l’imposta sul consumo di manufatti di tale materiale con singolo impiego mentre la seconda, come si evince dal nome, è una tassa sul consumo di bevande analcoliche edulcorate.

Esse furono introdotte alla fine del 2019 quando il premier era Conte ma per colpa di tanti rinvii non sono state mai applicate. L’obiettivo di tali imposte era quello di colpire le plastiche inquinanti monouso e far sì che si consumassero meno bevande zuccherate. Il consumo frequente di queste ultime, infatti, è uno fattori che contribuisce all’accumulo dei chili in eccesso anche nei bambini. Per ovviare a questo problema si era quindi pensato di introdurre una tassa proprio sulle bevande analcoliche edulcorate di 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti. Oppure di 0,25 euro per chilo nel caso di prodotti predisposti per l’utilizzo, previa diluizione.

La plastic tax, invece, è una tassa di 0,45 euro che consumatori, produttori e importatori dovrebbero sostenere per ogni chilo di prodotti in plastica venduti, acquistati o venduti.

Riassumendo…

1. È probabile che ci sia un nuovo rinvio per l’introduzione della tassa sulla plastica e le bevande zuccherate
2. La prima sarebbe di 0,45 euro per ogni chilo di prodotti
3. La sugar tax, invece, di 10 euro per ettolitro nel caso di prodotti finiti o di 0,25 euro per chilo nel caso di quelli predisposti per l’utilizzo, previa diluizione.

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