In diversi paesi già si paga la tassa di soggiorno mentre altri hanno in programma di inserirla nel 2023. Ma cos’è nel dettaglio? Si tratta di un dazio che permette al comune di mettere in cassa una piccola cifra annuale che poi serve per effettuare reinvestimenti. Esattamente nelle medesime strutture turistiche che ogni mese hanno l’obbligo di versare all’erario locale l’incasso.

La tassa di soggiorno non è richiesta su tutto il territorio nazionale ma sono i singoli comuni a decidere se introdurla o meno e a stabilire il suo ammontare.

In Italia c’è anche una novità: i comuni che ricevono turisti di un numero superiore a 20 volte quello delle persone che vi risiedono potranno raddoppiarla. Questo è quanto prevede un emendamento alla legge di Bilancio 2023 per il quale le amministrazioni locali interessate potranno aumentare la tassa di soggiorno fino ad un massimo di 10 euro invece di 5 euro.

Dove si pagherà la tassa di soggiorno nel 2023

Il sito Doveviaggi ha stilato un elenco dei posti in cui si pagherà la tassa di soggiorno e non solo nel 2023. Partiamo da Valencia che per la fine di quest’anno o al massimo per l’inizio del 2024 introdurrà tale tassa per chi soggiorna in ostelli, campeggi, appartamenti o hotel. Essa sarà tra i 50 centesimi e i 2 euro a notte per massimo 7 notti. Quello che si guadagnerà si utilizzerà per creare degli alloggi più accessibili per coloro che risiedono nelle zone turistiche.

Ad introdurre la tassa, ci sarà anche Thailandia come comunica Reuters e lo farà per prendersi cura dei turisti. Dovrebbe essere di 300 bath e quindi di circa 8 euro e servirà servirà anche a finanziare il turismo.

E a Venezia?

Lo scorso anno, per la mole eccessiva di turisti, il comune di Venezia ha annunciato il pagamento di un biglietto per visitare il centro storico e le isole della laguna.

Il ticket sarebbe dovuto partire già ora, dal 16 gennaio ma la data è slittata all’estate.

Non è stato però comunicato il giorno preciso in cui la nuova regola entrerà in vigore e nemmeno il costo del biglietto. Si vocifera che dovrebbe partire da minimo 3 euro a massimo 10 euro e si crede che il prezzo sarà variabile in base alla soglie di ingresso: più saranno alte, più il ticket costerà. Per avere maggiori informazioni si dovrà attendere qualche mese.

Per quanto concerne le altre città italiane che potrebbero richiedere tale emolumento ci sono Verbania, Firenze, Pisa ma anche Rimini.

La tassa di soggiorno più alta nel mondo, per chi non lo sapesse, si trova in Buthan dove si paga fino a 200 euro per notte. In questo modo si promuove una politica di basso volume turistico ma di grande valore. Tandi Dorji definisce così il motivo del rincaro della tassa.

C’è infine una novità che riguarda l’Unione Europea. A partire da novembre 2023, i cittadini extracomunitari tra cui i viaggiatori che non appartengono all’area Schengen, gli americani, i britannici, gli australiani e altri, dovranno compilare una domanda per entrare nell’Unione e pagare 7 euro per entrare nel paese.

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