La Francia si scaglia contro Amazon. Il governo francese ha deciso di imporre una tassa di 3 euro per la spedizione dei libri acquistati online sul noto e-commerce. La tariffa di 3 euro sarebbe quella minima imposta dall’Autorità di regolazione per le comunicazioni elettroniche, postali e stampa (Arcep) per ordini inferiori a 35 euro come scrive Il Corriere della Sera. Da tempo, in Francia stava andando in scena uno scontro tra i librai e Amazon e alla fine si è deciso di imporre la tariffa minima di 3 euro, in vigore dallo scorso 7 ottobre, per proteggere i punti vendita tradizionali dalla concorrenza online.

Di fatto con questa tassa di 3 euro, si vuole spingere le persone ad acquistare libri nei punti vendita tradizionali. La tariffa dei 3 euro si applica ai libri nuovi, non quelli usati. Mentre qualora un utente acquisti sia libri che oggetti, il costo sarà sempre di 3 euro. In più per acquisti sopra 35 euro, la tariffa deve crescere di 1 centesimo.

Tassa Amazon di 3 euro sulle spedizioni di libri: cosa farà la Francia contro il colosso dell’e-commerce

Le librerie tradizionali, dal canto loro, non sono del tutto soddisfatte, in quanto pensano che la tariffa minima di spedizione debba essere di almeno 4,50 e non 3 euro. Considerando che il costo medio supera 7 euro.
Secondo Amazon, però, la decisione presa avrà un effetto negativo. Perché così si rischia un aumento dei prezzi dei libri e anche una riduzione della domanda. Il colosso per proteggersi si è appellato a un parere emesso dalla Commissione europea, la quale afferma che la tesi del governo francese di mantenere in questo modo un’ampia e discreta rete di librerie, non è del tutto sufficiente.

Il caso italiano della possibile tassa a carico delle società di consegna a domicilio di beni

Non è la prima volta che si parla di una tassa nel caso di Amazon (che ricordiamo nelle ultime settimane è stata vittima  anche della truffa dei pacchi non ritirati) anche o più in generale e-commerce e spedizioni online.

Lo scorso anno, fu proprio l’Italia a ipotizzare una tassa a carico delle società di consegna a domicilio di beni per incentivare all’acquisto con altri mezzi meno inquinanti. In quel caso non si trattava di tassa sui libri, ma di una sulle consegne per promuovere i negozi di quartiere e favorire i piccoli negozi. Alla fine, però, non se n’era più parlato. Di fatto, non riguardava nel dettaglio Amazon, ma in generale le consegne di prodotti acquistati online, tranne quelli di prima necessità come beni alimentari.

Anche perché Amazon da tempo cerca di sviluppare soluzioni per abbattere le emissioni. In ogni caso, l’ipotesi non trovò mai una conferma. Ora, però, la decisione francese di far pagare 3 euro minimo per l’acquisto di libri online potrebbe fare da apripista per altri paesi. Anche considerando che sempre più realtà di piccole dimensioni ritengono responsabili i grandi colossi di e-commerce del minor fatturato.

Riassumendo

  • La Francia ha preso le parti dei librai nella lotta contro Amazon.
  • Il governo ha deciso di far pagare una tariffa minima di 3 euro per le spedizioni di libri acquistati nell’e-commerce
  • L’Autorità di regolazione per le comunicazioni elettroniche, postali e stampa (Arcep) ha imposto una tariffa minima che cresce sopra i 35 euro di un centesimo.
  • Lo scopo della tassa, così come è stata definita, è quella di spingere le persone ad acquistare libri nei punti vendita tradizionali
  • Secondo Amazon tutto ciò avrà un effetto negativo, perché così si rischia un aumento dei prezzi dei libri e anche un calo della domanda.