Già adesso la situazione è tutt’altro che rosea. Per i costi alto le statistiche ci dicono che un italiano su 5 rinuncia a curarsi. Cosa accadrà con i nuovi tagli alla sanità pubblica? Il Nadef, il documento annuale che aggiorna il DEF con le previsioni economiche e finanziare del paese, ha suggerito nuovi tagli, ma il PD insorge. Il rischio è che così facendo curarsi in Italia diventerà davvero un problema.
Una scelta difficile e poco condivisibile
Georgetti parla di situazione complicata, in cui serviva una scelta difficile.
Portavoce principale di questa diatriba è la segretaria del PD Elly Schlein, la quale ancora una volta spara a zero sull’operato della Meloni:
“Il governo di Giorgia Meloni continua a tagliare il servizio sanitario nazionale mentre un italiano su cinque rinuncia a curarsi a causa della crisi. La situazione della sanità pubblica costringe sempre più italiani a non curarsi e la risposta del governo è tagliare ancora fondi: un atteggiamento gravissimo e incomprensibile che non faremo passare sotto silenzio. Tutte le persone devono sapere che Meloni mentre cerca un nemico al giorno sta smontando pezzo per pezzo il nostro diritto alla salute”.
Tagli alla sanità pubblica
Si raccolgono i sostenitori dell’opposizione intorno alla Schlein.
“Se nella prossima legge di bilancio non c’è un aumento del fondo sanitario nazionale di almeno 4 miliardi la sanità italiana è tecnicamente in default, anche per le regioni più ricche e importanti. E non ne parliamo per le regioni meno ricche”.
Insomma, la crisi economica in cui verte il paese già sta mettendo a dura prova le tasche degli italiani, i quali sono cretti a fare pesanti rinunce. Gli sbandierati rincari d’autunno preoccupano oltre misura e sapere che la sanità verserà in acque sempre più infestate non tira certo su il morale. Naturalmente, c’è chi non la pensa così. Il senatore Franco Zaffini di Fratelli d’Italia risponde così alle critiche dell’opposizione:
“Ripetete una bugia mille volte e diventerà una verità, la frase è attribuita a Goethe ma la sinistra, a corto di idee o semplici proposte, ormai l’ha fatta sua e a furia di ripetere che il governo ha tagliato i fondi sulla Sanità ha finito per crederci; e dire che i suoi governi, quelli dove era presente il Pd, hanno tagliato dalla Sanità in meno di 10 anni oltre 30 miliardi, hanno bloccato le assunzioni è inventato i famigerati tetti di spesa. Ora la segretaria Pd, Elly Schlein, piombata sulla terra da Marte, ha attaccato ancora il governo sulla Nadef, inventando tagli inesistenti. Il governo Meloni, quest’anno ha stanziato 2,15 miliardi in più al fondo sanitario nazionale per il 2023, 2,3 miliardi in più nel 2024 e per il 2025 2,5 miliardi in più. Si tratta di oltre 7 miliardi; se includiamo gli 1,3 miliardi contenuti nel cosiddetto decreto bollette, in tre anni aumentiamo di più di 8 miliardi la dotazione del fondo sanitario nazionale”.
È il solito gioco della parti che da sempre la politica porta avanti.
I punti chiave…
- annunciati nuovi tagli alla sanità pubblica, il PD insorge a tutela degli italiani;
- la crisi economica sta già mettendo a dura prova gli italiani, uno su cinque rinuncia a curarsi perché non ha i soldi;
- Zangrillo chiede cooperazione al fine di superare i limiti economici del paese.