Già adesso la situazione è tutt’altro che rosea. Per i costi alto le statistiche ci dicono che un italiano su 5 rinuncia a curarsi. Cosa accadrà con i nuovi tagli alla sanità pubblica? Il Nadef, il documento annuale che aggiorna il DEF con le previsioni economiche e finanziare del paese, ha suggerito nuovi tagli, ma il PD insorge. Il rischio è che così facendo curarsi in Italia diventerà davvero un problema.

Una scelta difficile e poco condivisibile

Georgetti parla di situazione complicata, in cui serviva una scelta difficile.

Gli spazi sono in deficit di 23,5 miliardi in tre anni. Per il PD però non è con i tagli alla sanità pubblica che va risolto il problema. I numeri del Nadef parlano chiaro: tra il 2020 e il 2025, si passerà dal 7,4% al 6,2%, cioè 1,2 punti in meno. Questo definanziamento andrà però a colpire un sistema già in grande difficoltà come quello della sanità. Al di là della scelta discutibile, anche il tempismo non ha giovato alla decisione del Governo. Proprio in questi giorni infatti il presidente Mattarella aveva espresso il suo parere sulla questione affermando che il “Servizio sanitario nazionale è ”un patrimonio prezioso da difendere e adeguare”. Parole che non potevano sfuggire all’opposizione, la quale le ha abbracciate per attaccare la Meloni.

Portavoce principale di questa diatriba è la segretaria del PD Elly Schlein, la quale ancora una volta spara a zero sull’operato della Meloni:

“Il governo di Giorgia Meloni continua a tagliare il servizio sanitario nazionale mentre un italiano su cinque rinuncia a curarsi a causa della crisi. La situazione della sanità pubblica costringe sempre più italiani a non curarsi e la risposta del governo è tagliare ancora fondi: un atteggiamento gravissimo e incomprensibile che non faremo passare sotto silenzio. Tutte le persone devono sapere che Meloni mentre cerca un nemico al giorno sta smontando pezzo per pezzo il nostro diritto alla salute”.

Tagli alla sanità pubblica

Si raccolgono i sostenitori dell’opposizione intorno alla Schlein.

Insomma, la scelta dei tagli alla sanità pubblica risulta essere estremamente impopolare, e non possiamo che comprendere tale disappunto. Anche il Governatore della Puglia, Michele Emiliano, mostra grandi perplessità in merito:

“Se nella prossima legge di bilancio non c’è un aumento del fondo sanitario nazionale di almeno 4 miliardi la sanità italiana è tecnicamente in default, anche per le regioni più ricche e importanti. E non ne parliamo per le regioni meno ricche”.

Insomma, la crisi economica in cui verte il paese già sta mettendo a dura prova le tasche degli italiani, i quali sono cretti a fare pesanti rinunce. Gli sbandierati rincari d’autunno preoccupano oltre misura e sapere che la sanità verserà in acque sempre più infestate non tira certo su il morale. Naturalmente, c’è chi non la pensa così. Il senatore Franco Zaffini di Fratelli d’Italia risponde così alle critiche dell’opposizione:

“Ripetete una bugia mille volte e diventerà una verità, la frase è attribuita a Goethe ma la sinistra, a corto di idee o semplici proposte, ormai l’ha fatta sua e a furia di ripetere che il governo ha tagliato i fondi sulla Sanità ha finito per crederci; e dire che i suoi governi, quelli dove era presente il Pd, hanno tagliato dalla Sanità in meno di 10 anni oltre 30 miliardi, hanno bloccato le assunzioni è inventato i famigerati tetti di spesa. Ora la segretaria Pd, Elly Schlein, piombata sulla terra da Marte, ha attaccato ancora il governo sulla Nadef, inventando tagli inesistenti. Il governo Meloni, quest’anno ha stanziato 2,15 miliardi in più al fondo sanitario nazionale per il 2023, 2,3 miliardi in più nel 2024 e per il 2025 2,5 miliardi in più. Si tratta di oltre 7 miliardi; se includiamo gli 1,3 miliardi contenuti nel cosiddetto decreto bollette, in tre anni aumentiamo di più di 8 miliardi la dotazione del fondo sanitario nazionale”.

È il solito gioco della parti che da sempre la politica porta avanti.

In attesa di sapere quali saranno le possibili alternative proposte dal Governo, proviamo a consolarci con le parole rassicuranti del ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, il quale invita tutti a collaborare, poiché con una migliore organizzazione si potrebbero superare i limiti delle risorse limitate.

I punti chiave…

  • annunciati nuovi tagli alla sanità pubblica, il PD insorge a tutela degli italiani;
  • la crisi economica sta già mettendo a dura prova gli italiani, uno su cinque rinuncia a curarsi perché non ha i soldi;
  • Zangrillo chiede cooperazione al fine di superare i limiti economici del paese.