Ebbene sì, la macchina porta tante di quelle spese che al giorno d’oggi sta diventando insostenibile. Per chi non lo sapesse, esiste anche il superbollo. Di cosa si tratta? Stiamo parlando di un’imposta aggiuntiva a carico dei possessori di automobili per il trasporto promiscuo di cose e di persone, che abbiano una potenza superiore a 185 kW. Ma come capire quanto bisogna pagare per il proprio veicolo?

Come calcolare l’imposta

Come dicevamo, l’imposta aggiuntiva in questione è destinata solo alle auto con questo grande kilovattaggio, ma decade dopo che il veicolo in questione ha superato i 20 anni, in pratica un po’ come va quasi del tutto a sparire il costo dell’assicurazione per le auto d’epoca.

Eliminata, poi reinserita con una serie di modifiche, il superbollo è una vera e propria tassa di possesso, come del resto lo è il bollo tradizionale. A differenza di quest’ultimo, che è gestito regionalmente, il superbollo è invece statale. La tassa si riduce del 40% dopo 5 anni dalla prima immatricolazione, del 70% dopo 10 anni e dell’85% dopo 15 anni. Come detto, infine, dopo 20 anni viene completamente a cessare.

Sono giorni difficili quelli che stiamo vivendo e, come ormai molti sanno, i rincari per l’inflazione stanno mettendo molte famiglie italiane in grandi difficoltà. Probabilmente quindi, molti lettori penseranno “ci mancava solo il superbollo”, il quale, come dicevamo, è aggiuntivo al bollo tradizionale, ma è pur vero che effettivamente si ritrovano a pagarlo soltanto determinati veicoli ad alte prestazioni, caratterizzati come abbiamo visto da un elevato numero di KW. Ciò detto, quando si tratta di sborsare soldi per la propria auto, spesso ci vengono in mente le vecchie parole dei nostri genitori, i quali sovente ci sconsigliavano di indebitarci con una macchina, e di preferire sempre i mezzi pubblici, visto quando serve per mantenerla.

Superbollo auto, come si calcola?

Veniamo quindi a una domanda clou e sicuramente di grande interesse per coloro che dovrebbero pagarlo, anzi togliamo anche il condizionale, poiché si tratta di un’imposta obbligatoria per coloro che rispondono ai requisiti.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile uno strumento che consente appunto di effettuare il calcolo. In questo caso si tratta di una calcolatrice che farà automaticamente il calcolo per noi. In alternativa possiamo comunque farlo manualmente applicando quelle che sono le regole entrate in vigore quando il superbollo è stato reintrodotto. Come detto, a pagarlo sono coloro che hanno un automobile superiore a 185 kW. L’imposta prevede che per ogni kW in eccedenza si paga 20 euro. Sottraendo la potenza effettiva del veicolo da questo limite si ottiene quindi il valore a cui applicare tale imposta.

Come detto, però, a questo calcolo vanno poi applicati gli sconti relativi all’immatricolazione dell’auto. Facciamo un esempio pratico per capirci. Se il veicolo in questione è di 200 kW, allora il valore dell’imposta sarà di 300 euro, in quanto ci saranno 15 kW eccedenti (20 euro l’uno). Se la vettura in questione però è stata immatricolata del 2019, ossia 5 anni fa allora si deve applicare la riduzione del 40%. Ciò significa che dovremo pagare 120 euro in meno, e quindi il costo del superbollo sarà di 180 euro. Il pagamento può essere effettuato tramite modello F24 nei seguenti punti: le delegazioni dell’Aci, le agenzie specializzate in pratiche auto, le banche gli uffici postali e le tabaccherie autorizzate. Altro punto importante sono i codici di tributo, ossia quelli per effettuare il pagamento: 3364 per il pagamento dell’addizionale erariale alla tassa automobilistica, 3365 per il versamento di eventuali sanzioni dovute al ritardo del pagamento e 3366 per gli interessi richiesti.

I punti chiave…

  • il superbollo auto è un’imposta per i veicoli oltre i 185 kW;
  • dopo 5 anni dall’immatricolazione del veicolo scattano i primi sconti, mentre dopo 20 anni si è esenti;
  • a differenza del bollo tradizionale, si tratta di una tassa erariale.