“Mutiamo tutti, da un giorno all’altro, per lente e inconsapevoli evoluzioni, vinti da quella legge ineluttabile del tempo che oggi finisce di cancellare ciò che ieri aveva scritto nelle misteriose tavole del cuore umano”, affermava Maria Grazia Deledda. Con il trascorrere del tempo le cose e le persone cambiano. Basti pensare al processo di crescita di noi umani, che da neonati diventiamo ragazzi, poi adulti e anziani. Ma non solo, anche tutto ciò che ci circonda può mutare, soprattutto dal punto di visto burocratico.

 Ne sono un chiaro esempio le varie leggi che sono state approvate per poi essere cancellate nel corso degli ultimi anni. Proprio in tale ambito si inserisce il Superbollo che, introdotto nel 2011, sembra pronto a dire addio. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Addizionale erariale sulle tasse automobilistiche: chi deve pagare

Tutti i soggetti che possiedono un’auto devono pagare il bollo. Questo indipendentemente dal fatto che il mezzo circoli su strada oppure resti tutto l’anno fermo in garage. Se l’auto ha una cilindrata particolarmente alta, inoltre, si deve pagare il Superbollo. Soffermandosi su quest’ultimo, come spiegato sul sito dell’Agenzia delle Entrate:

“I possessori di autovetture e autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose con potenza superiore a una determinata soglia, devono versare un’addizionale erariale sulle tasse automobilistiche. […] Sintetizzando, l’addizionale è pari:

  • a 10 euro per ogni chilowatt di potenza superiore ai 225 kw per il 2011;
  • a 20 euro per ogni chilowatt di potenza superiore ai 185 kw a partire dal 2012.

L’addizionale è ridotta dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione del veicolo(che salvo prova contraria coincide con la data di immatricolazione), rispettivamente, al 60, al 30 e al 15 per cento, e non è più dovuta decorsi venti anni dalla data di costruzione. Tali periodi sono calcolati a decorrere dal 1º gennaio dell’anno successivo a quello di costruzione”.

Ovviamente non si deve pagare il Superbollo se il proprio veicolo è esentato dal pagamento del bollo auto.

A tal proposito si suggerisce di rivolgersi agli uffici di competenza regionale per sapere se il pagamento di tale tassa sia davvero dovuto o meno. In alternativa è possibile beneficiare di alcuni servizi online, come quello proposto dall’Aci che permettono di conoscere in pochi secondi l’eventuale importo dovuto per bollo e Superbollo.

Superbollo auto, si va verso la cancellazione: le prossime mosse del governo

Bollo e Superbollo auto si rivelano essere tra le tasse più odiate dagli italiani. Si tratta d’altronde di voci che vanno a pesare sul bilancio di ogni famiglia, riducendo il potere di acquisto. Da qui il desiderio comune di assistere alla cancellazione di tali tasse. Un sogno che, sul fronte Superbollo, potrebbe diventare a breve realtà.  Stando alle ultime notizie in merito, infatti, sembra che l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni stia valutando la possibilità di tagliare alcune micro-tasse, tra cui proprio il Superbollo. Tale decisione potrebbe essere attuata grazie ad un apposito emendamento o provvedimento. Al momento, comunque, si tratta solo di ipotesi. Non sono giunte, infatti, conferme in merito da parte dell’esecutivo. Bisogna pertanto attendere e vedere se le voci inerenti la cancellazione di questa tassa siano vere oppure semplici supposizioni.