Tante volte il cinema ci ha raccontato bellissime storie d’amore, ma spesso lo ha fatto anche in modo convenzionale. Quando il lieto fine manca, allora nella finzione come nella realtà, un tuffo al cuore si fa intenso e una lacrimuccia solca il viso dei più romantici. Ma quali sono le storie d’amore finite male al cinema? Ecco una veloce classifica delle pellicole strappalacrime più strazianti per gli innamorati.

Film con storie d’amore finite male

La trilogia di Richard Linklater non può mancare in questa lista.

Stiamo parlando dei film Before Sunrise, Before Sunset e Before Midnight. Ethan Hawke e Julie Delpy si incontrano a Parigi, si innamorano e si danno appuntamento 10 anni dopo nella seconda pellicola. Nella terza sono invece una coppia sposata con figli che vivi la profonda crisi che li sta divorando dall’interno.

Se Mi Lasci ti Cancello è un’altra pellicola per cuori forti. I due geniacci anticonvenzionali Michel Gondry e di Charlie Kaufman si uniscono rispettivamente alla regia e alla sceneggiatura per creare una storia surreale e crudele su un amore ormai finito e sul doloroso processo che porta a dimenticare la persona perduta. Protagonisti Jim Carrey e Kate Winslet.

(500) giorni insieme è un film di Marc Webb, e racconta la fine di una storia nel più tragico dei moventi, quello della morte. Assistiamo alla lunga rielaborazione del lutto da parte di Tom che ha perso Sole, la ragazza di cui era innamorato, ma in fondo una nuova speranza è alle porte, quando incontra Luna.

Love Story è il film d’amore per eccellenza, la pellicola più strappalacrime del suo genere, e per questo motivo non poteva mancare in questa lista. Opera del 1970 di Arthur Hiller con Ryan O’Neal e Ali MacGraw. Ancora una volta a distruggere il sogno è la morte. Jennifer e Oliver si incontrano e si amano, combattendo contro tutto e tutti, poiché i familiari di lui sono contrari a questa relazione.

Si sposano e provano ad avere figli, ma quando i pargoli stentano ad arrivare decidono di fare un esame clinico e scoprono che lei è affetta da una aggressiva forma di leucemia che la porterà alla morte in poco tempo.

Chiudiamo con il capolavoro definitivo, Scene da un Matrimonio di Ingmar Bergman, con Liv Ullmann ed Erland Josephson. Questa volta non serve la morte a distruggere il rapporto, ancora una volta, come topos del genio svedese, a massacrare ogni relazione sono le crisi esistenziali dei protagonisti. La coppa si sfalda dopo una serie accurata di confronti e dialoghi dall’accuratezza clinica. Assistiamo, quindi, al quadro intimo di un marito e una moglie che si abbandonano al proprio destino, separati, ma infondo, per sempre e teneramente uniti. Il film ebbe un seguito, Sarabanda, dove i due protagonisti si rincontrano 30 anni dopo gli eventi narrati nel primo film.