Attenzione alle spugne e agli strofinacci che se non usati correttamente possono essere un ricettacolo di batteri e diventare pericolosi per la salute. A realizzare un video molto interessante è stato l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie il quale ha mostrato come le spugne che usiamo in casa per pulire la cucina e gli utensili o lavare i piatti, se usate male e non pulite bene possono rappresentare un pericolo per chi le usa in quanto possono contaminare il cibo.

Cosa fare e cosa non fare

Le spugne e gli strofinacci vanno usati in maniera corretta.

Ad esempio, non bisogna mai lasciarle bagnate in fondo al lavandino in quanto possono favorire la contaminazione di batteri. Il pericolo è rappresentato, in particolar modo, da Listeria monocytogenes e Salmonella senza contare quei batteri comuni ma ugualmente pericolosi.

Per evitare la contaminazione è necessario mantenere alcuni comportamenti validi per spugne e strofinacci in genere, soprattutto quelli che si usano in cucina e vengono a contatto con posate, superfici, utensili e oggetti che poi vanno a toccare il cibo che mangiamo. Prima di tutto si raccomanda di lavare e risciacquare bene le spugne dopo averle usate, non usare le stesse spugne a lungo e cambiarle spesso oppure disinfettarle prima di riutilizzarle. Non bisogna mai lasciare le spugne bagnate in fondo al lavandino e fare in modo di riporle asciutte in posti puliti. La raccomandazione è anche quella di usarle solo per la cucina ossia gli strofinacci da usare in cucina non bisogna usarli anche per altre parti della casa.

Tempo fa i ricercatori tedeschi dell’Università di Furtwangen avevano analizzato i batteri presenti nelle spugne arrivando alla conclusione che molti presentano 362 diversi tipi di batteri tra cui Acinetobacter johnsonii Moraxella osloensis e Chryseobacterium hominis, Acinetobacter pittii e Acinetobacter ursingii: “Le spugne da cucina non solo agiscono come un serbatoio di microrganismi, ma anche come disseminatori sulle superfici domestiche, che possono portare alla contaminazione delle mani e del cibo, le cause principali delle infezioni alimentari”.

Ecco il link al video

Attenzione a lenzuola e pigiami

Lo stesso discorso può essere fatto per le lenzuola e i pigiami. In tanti si chiedono quando queste vadano cambiate. Ovviamente durante il periodo estivo, con il caldo, il cambio deve essere repentino e non superare mai i 7 giorni. Durante l’inverno si tende a cambiarle anche dopo 10-15 giorni ma la realtà è che anche nei periodi freddi queste andrebbero cambiate più spesso per evitare contaminazioni da batteri e la stessa cosa vale per i pigiami. Il tempo massimo sono 7 giorni. Pigiami e lenzuola vanno cambiate settimanalmente. Le lenzuola sono particolarmente esposte ai batteri provocati dalla sudorazione del corpo, quelli rilasciati attraverso colpi di tosse e starnuti, secrezioni vaginali e anali, sudorazione, peli di animali e acari. Il rischio è quello di contrarre malattie infettive o di essere più facilmente esposti ad allergie o malattie da raffreddamento.

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