Gli ultimi sondaggi politici di questa settimana segnalano due elementi che possono sembrare in contraddizione tra loro. Se da un lato Fratelli d’Italia continua a crescere nei consensi, dall’altro gli italiani hanno richieste molto specifiche, molto distanti da quelle che sembrano essere le priorità dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni. La Supermedia dei sondaggi mostra, oltre la crescita di FdI, il calo piuttosto netto di Forza Italia, mentre la Lega resta stabile.
Lo stato di salute dell’opposizione non è dei migliori.
Il Movimento 5 Stelle, dopo un periodo di crescita, soffre di una battuta d’arresto e si allontana l’aggancio al PD. Infine, si segnala la presenza oramai costante di Unione Popolare al di sopra dell’1%, segno che la sinistra italiana potrebbe avere ancora qualcosa da dire all’elettorato.
I dati degli ultimi sondaggi politici – la Supermedia del 4 novembre
Il primo partito in Italia è ovviamente Fratelli d’Italia che con il 28,7% delle preferenze vede una crescita netta dell’1,5%. Nulla da aggiungere, il prestigio personale di Giorgia Meloni sembra essere particolarmente elevato. I sondaggi politici delle ultime due settimane, da cui si ricava la media, segnalano il calo dello 0,3% del Partito Democratico, che si ferma al 17,4%.
Segue il Movimento 5 Stelle che subisce una frenata e un calo dello 0,1%, fermandosi a quota 16,6%. Segue la Lega stabile all’8,4% e il Terzo Polo con l’8,0% e un calo dello 0,2%. Sempre più giù, invece, Forza Italia, che vede rosicchiare i suoi consensi dalla destra di Meloni e dal centro: con un risultato del 6,8%, il calo è piuttosto netto e si attesta allo 0,8%.
Verdi e Sinistra Italiana perdono lo 0,1% e si trovano al 3,8%, mentre +Europa è al 2,8% (-0,1%).
Cosa chiede l’elettorato a Giorgia Meloni, i risultati dei sondaggi politici SWG
Si tratta di un prestigio personale, quello di Giorgia Meloni, e questo lo testimoniano i sondaggi politici Swg. Alla domanda su come viene valutata la composizione del nuovo governo, il 50% degli intervistati si è detto insoddisfatto, mentre soltanto il 35% afferma di essere soddisfatto. La critica più pesante riguarda l’incompetenza dei ministri scelti (lo ha dichiarato il 37% degli intervistati).
Ma ciò che colpisce, all’interno di queste rilevazioni, è la distanza tra i primi provvedimenti dell’esecutivo, le priorità che si sta dando nell’opera di governo, e le richieste degli italiani. La riforma della giustizia, ad esempio, è una priorità soltanto per il 12% degli intervistati, mentre la riforma della Costituzione addirittura soltanto del 3%.
Gli italiani hanno evidentemente altre esigenze. Il 42% ha dichiarato che il governo dovrebbe intervenire quanto prima contro il caro vita, mentre il 31% parla di aumenti degli stipendi e un altro 31% di accrescere i sostegni economici per le famiglie a basso reddito. Il 28% chiede invece miglioramenti significati nel comparto sanitario. La riforma fiscale è una priorità soltanto per il 21%.