Quest’anno il solstizio d’inverno cadrà il 22 dicembre, precisamente alle 05:19. E già, perché al di là della Lore che si porta dietro, il solstizio è innanzitutto un fenomeno astronomico, e come tale necessita di determinate condizioni fisiche per avere luogo.

Solstizio d’inverno, curiosità

Come dicevamo, il solstizio, che in latino intende il fermarsi del sole, è un fenomeno astronomico. Mentre il solstizio d’estate è il giorno più lungo dell’anno, viceversa il solstizio d’inverno è quello più corto. In breve, è il momento in cui il sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima o minima.

Ma in questa sede vogliamo scoprire soprattutto quali sono le curiosità legate al solstizio d’inverno, lo Yule per i germanici, e i popoli pagani del nord Europa, al quale tale fenomeno è culturalmente legato. Anche i romani erano particolarmente legati a tale momento. Il fermarsi del sole, e poi il suo riprendere nuovamente, pare abbia ispirato l’idea di inserire proprio in questo periodo la festività del Sol Invictus (il 25 dicembre).

Come dicevamo, però, è la cultura pagana nordica ad aver attinto principalmente dal fenomeno del solstizio d’inverno. Il termine Yule (di origine incerta, ma alcuni esperti suggeriscono significhi ruota, con riferimento al fatto che, nel solstizio d’inverno, la ruota dell’anno si trova al suo estremo inferiore e inizia a risalire) è così radicato nella culture germaniche e scandinave tanto da indicare ancora oggi un intero periodo dell’anno, che termina il 2 gennaio. Tale festività è identificata con la stessa celebrazione del Natale.

Anche i celti però davano a tale fenomeno enorme importanza. Le famosissime pietre di Stonehenge sono infatti state accuratamente allineate su una linea visuale studiata per godere appieno del tramonto nel giorno del solstizio invernale.