Chissà se la chiameranno la truffa degli scontrini? Continua ad imperversare il fenomeno degli scontrini pazzi che ha coinvolto non solo turisti stranieri ma anche italiani. Due euro per tagliare a metà il panino, un euro per un bicchiere di acqua del rubinetto. Altri due euro per scaldare un biberon e altrettanti per far bere il cane in una ciotola. Di esempi simili che hanno condito l’estate italiana e puntualmente condivisi sui social ce ne sono una marea. L’estate 2023 sarà ricordata come una delle più care in assoluto per chi è andato in vacanza.

Truffa degli scontrini o scontrini pazzi, cosa sta succedendo

I 2 euro chiesti per dividere un panino hanno fatto la storia ma subito dopo i social si sono popolati di altre storie simili. C’è chi ha postato lo scontrino che dimostra come al ristorante hanno addebitato 2 euro per scaldare un biberon. Qualcuno ha dovuto persino pagare l’acqua del rubinetto. La notizia ha superato i confini e la Cnn ha dedicato un servizio agli scontrini pazzi italiani ai danni dei turisti e ha parlato di “scandali dei prezzi” citando il pagamento di 2 euro in un ristorante a Portofino per un piatto vuoto vicino o i 60 centesimi per l’aggiunta del cacao nel cappuccino.

Secondo la Cnn, si tratta di prezzi impazziti e aumentati del 130%. Ancora di più se si confrontano i prezzi italiani con quelli di altre mete simili, come Albania e Montenegro, molto più abbordabili per i turisti. Sempre la Cnn, ha parlato del caso degli ombrelloni in Puglia, dove in alcuni stabilimenti si spendono 50 euro al giorno per noleggiare due lettini e un ombrellone, cifra che diventa ancora più alta durante il weekend e in altre mete come Portofino.

La Cnn ha riportato la storia di due turisti americani che per due Aperol Spritz in un bar di Piazza Navona avrebbero pagato eccessivamente.

10 centesimi in più per un cappuccino senza schiuma

I casi di prezzi pazzi degli scontrini, però, sembrano continuare. Di recente aveva fatto scalpore la vicenda di un uomo che aveva postato sui social lo scontrino di un ristorante con 10 centesimi in più per un cappuccino senza schiuma. Il barista si era giustificato dicendo che aveva usato più latte, oppure 6 euro da pagare in più per il taglio della torta al ristorante. E se la maggior parte dei commenti sugli scontrini pazzi sono di stupore e sdegno, non manca chi si mette nei panni dei ristoratori alle prese con l’aumento dei prezzi delle materie prime.

Scontrini “pazzi”, il fenomeno continua e accende il dibattito: 2 euro per dividere un panino

L’ultima vicenda raccontata dai media, riguarda una turista straniera che a Siracusa avrebbe pagato 126 euro un piatto di spaghetti all’astice e 68 euro per gli scampi. Lo scontrino è finito sui social e come sempre si è scatenato il dibattito tra chi parla di vero e proprio furto e chi, invece, pensa che sia da stupidi sedersi a un tavolo e ordinare senza prima vedere i prezzi.

Riassumendo

  • L’estate 2023 oltre che per il caro vacanze sarà ricordata anche per gli scontrini pazzi.
  • Ogni giorno escono nuove storie e scontrini postati sui social che raccontano una vicenda
  • L’ultima in ordine cronologico è quella di un piatto di spaghetti all’astice pagati 126 euro
  • Ma ci sono anche i casi famosi dei 2 euro per tagliare un panino a metà o per scaldare il biberon, fino ai 60 centesimi in più per un cappuccino senza schiuma.