Scadenze fiscali per professionisti con partita IVA rinviate: ecco la buona notizia del momento soprattutto per chi ha notevoli problemi ad arrivare alla fine del mese, visti gli aumenti dell’ultimo periodo. Non sono rincarati soltanto i prodotti alimentari, la benzina e il diesel (che lentamente si stanno riportando sopra quota 2 euro) ma anche le bollette di luce e gas per i clienti del Mercato Tutelato. E per finire in bellezza, nel mese di ottobre, molti italiani, esattamente 1 milione e 250 mila, dovranno pagare le tasse.

Queste ultime sono infatti indispensabili perché permettono di accrescere il benessere di tutta la comunità nella quale si vive. La condivisione di una parte del proprio reddito mediante le tasse, infatti, si definisce solidarietà sociale.

C’è la proroga al versamento delle tasse

Le scadenze fiscali per 467 mila professionisti con partita IVA in regime ordinario sono rinviate. La prossima rata ovvero la seconda dell’acconto Irpef si potrà pagare nel 2024. Potranno contare di tali agevolazioni coloro che dichiarano fino a 175 mila euro e i 700 mila forfettari. Il differimento interesserà professionisti/autonomi che lo scorso anno hanno ricevuto compensi/ricavi fino a 170 mila euro l’anno. Questo è quanto prevede il decreto Anticipi del nuovo Governo targato Meloni con il quale la nuova data fissata per il pagamento è il 16 gennaio anziché il 30 novembre.

Nella giornata di oggi l’esecutivo discuterà anche di due decreti legislativi di attuazione alla legge delega sulla riforma fiscale. In uno dei due si parlerà in particolare della scadenza della dichiarazione dei redditi al 1° ottobre invece che al 30 novembre per consentire la piena attuazione del concordato preventivo biennale.

Scadenze fiscali partita IVA, quali pagamenti slittano a gennaio 2024

La prima buona notizia è il differimento delle scadenze fiscale per partita Iva al 16 gennaio. L’altra è invece è la possibilità di pagare in cinque rate mensili con un interesse al 4%.

Come spiega Il Sole 24 Ore, il posticipo al prossimo anno, però, riguarderà soltanto la seconda rata dell’acconto dovuto dalle persone con partita IVA. Saranno comprese anche le tasse presenti nella dichiarazione dei redditi come la cedolare secca e sostitutiva dei minimi e forfettari nonché addizionali e Irpef.

Il quotidiano ha spiegato che quindi la rata di novembre sarà uguale al 50% della cifra dovuta per il 2023 per forfettari e contribuenti che devono presentare l’ISA e del 60% per gli altri.

Grazie alla possibilità di pagare diluendo l’importo in 5 rate, i contribuenti potranno versare la prima rata il 16 gennaio, la seconda il 16 febbraio, la terza il 18 marzo, la quarta il 16 aprile e la quinta il 16 maggio. Da febbraio, però, bisognerà calcolare anche il tasso di interesse annuo del 4% che potrà essere di massimo 1,32 euro a maggio. Grazie a questa dilazione si crede che si potranno evitare del tutto le sanzioni dato che si avrà un po’ più di tempo per pagare e soprattutto ogni mese la cifra da versare sarà più bassa.

Riassumendo…

1. C’è una proroga per le scadenza fiscali per chi ha partita IVA
2. Il posticipo riguarda però solo la seconda rata dell’acconto
3. Si avrà anche la possibilità di pagare in 5 rate.