Tutto pronto per Valkyrie, il nuovo robot della NASA progettato per operare negli ambienti colpiti da disastri naturali o provocati dall’uomo. L’androide può anche prestare servizio nello spazio e si presenta come strumento di grande utilità grazie alla sua alta tecnologia. Vediamo nel dettaglio cosa può fare.

Superati anche gli ultimi test

Il lavoro della Johnson Space Center (JSC) Engineering Directorate sembra ormai completo. Il robot della NASA ha superato anche gli ultimi test cui era stato sottoposto e ora pare pronto per mettersi all’opera.

Stiamo parlando di R5, meglio noto con il nome di Valkyrie (valchiria). Le prove della DARPA Robotics Challenge (DRC) sono iniziate nel 2013 e ora anche gli ultimi test hanno dimostrato che la macchina umanoide è pronta a scendere in campo per prestare il proprio aiuto. Si tratta di un robot robusto, molto resistente e completamente elettrico. Il suo scopo è quello di operare in ambienti degradati e di difficile o pericoloso accesso per l’uomo. Rispetto agli altri robot creati da JSC, Valkyrie appare molto migliorato, e rappresenta una fusione quasi perfetta di elettronica, attuatori e capacità di rilevamento.

Per costruirlo ci sono voluti 15 mesi di lavoro, ma dopo la presentazione avvenuta appunto nel 2013, il robot della NASA ha subito ulteriori modifiche atte proprio a migliorarne le prestazioni. Nello specifico, sono state migliorate le mani, per renderle più affidabili, ma anche le caviglie per permettere alla macchina di essere più salda a sicura nel passo. Inoltre, sono stati potenziati i suoi sensori al fine di migliorarne la capacità di percezione. Il team Valkyrie ha inoltre collaborato con il Florida Institute for Human and Machine Cognition (IHMC) per aggiornare gli algoritmi interni. Benché il suo scopo, come abbiamo visto, sia quello di operare in ambienti ostili all’uomo, la NASA sembra intenzionata a farne qualcosa di ancora più grande.

Robot della NASA verso lo spazio

A vedere i video presenti sul web, le somiglianze con Iron Man, il personaggio Marvel, non sono poche, anche se il colore caratteristico è totalmente assente (il supereroe è rosso, mentre Valkyrie è bianco). È alto 188 centimetri e pesa 136 chilogrammi. Progettato per una serie di funzioni diverse, la NASA sta valutando se queste macchine possono favorire l’esplorazione spaziale. Nel mirino la missione Artemis. La NASA sta collaborando con aziende di robotica come Apptronik al fine di capire se questo tipo di robot umanoidi siano anche in grado di effettuare missioni nello spazio. Insomma, anche se questa volta non è l’intelligenza artificiale a rubare la scena con i titoloni sui giornali, possiamo dire che la tecnologia (in questo caso la robotica) mostra sempre più la sua potenzialità agli scettici.

Al di là della possibile attuazione del piano spaziale proposto dalla NASA, il robot in questione avrà comunque svariati compiti da svolgere. Gli ingegneri infatti sostengono che questa macchina sarà in grado di simulare le stesse azioni dell’uomo, poiché potrà utilizzare utilizzare strumenti e attrezzature proprio come noi. Shaun Azimi, leader del team Dexterous Robotics della NASA, ha dichiarato a tal proposito:

“Non stiamo cercando di sostituire gli equipaggi umani, ma solo di togliere loro il lavoro noioso, sporco e pericoloso per consentirgli di concentrarsi su attività di livello superiore”.

Il modello già disponibile verrà sicuramente potenziato ulteriormente, soprattutto se davvero la NASA ha intenzione di impiegarlo nello spazio.

I punti salienti…

  • completati i test del robot dell NASA, il quale è capace di compiere azioni umane;
  • il suo scopo è quello di operare laddove l’ambiente è ostile e pericoloso per l’uomo;
  • la NASA vorrebbe sfruttare questo gioiello della robotica anche per le sue missioni spaziali.