Ci siamo, il campo ora è sgombro e l’intelligenza artificiale può procedere senza intoppi, visto che anche la robotica si dice pronta ad accoglier la sfida. I robot al lavoro al posto degli uomini è ormai un dato di fatto che sta per concretizzarsi in questo stesso 2024 appena iniziato. Vediamo in quali settori ci sostituiranno.

Una nuova rivoluzione industriale

L’arrivo delle macchine ha portato alla rivoluzione industriale che scatenò i luddisti di tutto il mondo. Mentre intorno all’intelligenza artificiale oggi si scatenano nuovi dibattiti sempre più accesi, ecco che la robotica non si ferma e accoglie il nuovo che avanza proponendo robot umanoidi che saranno in grado di sostituirci in diverse mansioni.

Se inizialmente infatti la preoccupazione era rivolta a coloro che fanno lavori intellettuali, come ad esempio ingegneri e impiegati d’ufficio, ora le cose si complicano anche per chi svolte lavori manuali. Tra le aziende che sta raccogliendo la nuova sfida c’è Agility Robotics, la quale si dice pronta a introdurre dei veri e propri androidi, ossia robot con fattezze umane in grado si svolgere alcune mansioni.

Di che tipo di lavori si tratta? Gli addetti ai lavori dell’azienda lo definiscono lavori noiosi e monotoni (ma andatelo a dire a coloro che perderanno il posto quanto questi lavori erano noiosi per loro). Tale tecnologia potrebbe trovare terreno fertile nel settore logistico, nella manifatture e altrove. L’azienda in questione ha presentato ATRIAS (anche se recentemente è stato ribattezzato Digit). Si tratta di un robot alto 1,75 metri e progettato per la logistica. Il suo compito è quello di muovere i contenitori utilizzati nei magazzini al fine di migliorare l0automazione delle aziende. In questo modo gli umani potrebbero invece dedicarsi a mansioni più complesse, lasciando quindi ai robot questa noiosa attività.

Robot a lavoro, cosa rischiamo?

Naturalmente, il rischio di perdere posti di lavoro in questo modo è davvero alto.

Per quanto infatti questi robot dovrebbero svolgere mansioni fisiche, ma allo stesso tempo semplici, senza incidere invece in altri lavori dove è richiesta necessariamente la competenza umana, allo stesso tempo è vero che molte mansioni considerate ripetitive e noiose sono oggi effettivamente svolte dall’uomo, il quale quindi perderebbe il posto di lavoro. Inoltre, lise l’intelligenza artificiale dovesse davvero arrivare a fare progressi enormi trasformando queste macchine umanizzate in veri e proprio androidi, allora le cose si complicherebbero ulteriormente. Damion Shelton, CEO di Agility Robotics, però non è di questo avviso e professa la sua buona fede:

“Vogliamo che gli umani siano supervisori, mentre i robot eseguono i compiti più velocemente ed efficientemente”. Amazon sembra particolarmente interessata a questo progetto, infatti Digit è in fase di test presso uno dei suoi centri di ricerca e sviluppo. Secondo Agility Robots, se la partnership va in porto, Amazon risparmierebbe un bel po’ di soldi rispetto al costo che deve elargire ai suoi magazzinieri. Ed ecco infatti che si concretizza praticamente quello che stavamo supponendo poco fa. Insomma, una tecnologia del genere necessariamente toglierà dei posti di lavoro agli umani, i quali senza dubbio ammetteranno che quel lavoro noioso e ripetitivo, era comunque meglio di niente. Quella citata non è l’unica azienda che sta operando in questo settore, da annoverare ci sono anche 1X, Apptronik, Figure, Sanctuary, Tesla e Unitree.

I punti chiave…

  • robot umanoidi che lavorano al posto dell’uomo, è questo il progresso tecnologico che stiamo portando avanti;
  • Amazon sta testando il robot Digit, potrebbe sostituire i magazzinieri;
  • questa nuova risorsa tecnologica taglierà inevitabilmente molti posti di lavoro.