A gennaio arriva una nuova stangata per le famiglie italiane a causa di nuovi rincari delle bollette di luce e gas provocati dall’aumento dei prezzi delle materie prime. Nonostante il governo stia facendo di tutto per correre ai ripari e scongiurare un nuovo salasso, dal nuovo anno le bollette saranno sempre più salate.

Rincari Bollette luce, gas, la nuova stangata da gennaio 2022 è più cara del solito

Nel primo trimestre del 2022, quindi tra gennaio e marzo, si stimano aumenti fino al 25% per l’energia e fino al 40% per il gas.

Cifre non indifferenti che secondo Nomisma significa 800 euro in più a famiglia, 136 euro in più a famiglia per la luce, 679 per il gas che andranno ad aggiungersi ai rincari già avvenuti nel quarto trimestre. Qualcosa potrebbe cambiare durante il secondo semestre, quindi da aprile a giugno, quando i prezzi delle materie prime inizieranno a scendere e quindi anche per le bollette ci potrebbe essere una sorta di tregua.

Anche l’acqua minerale costa di più

Le bollette di luce e gas non sono le uniche voci di spesa che dal nuovo anno potrebbero far scattare aumenti. In particolare, oltre ai rincari alimentari e i prezzi della benzina e diesel che variano di continuo, anche il prezzo delle bottiglie di acqua minerale è aumentato. Soprattutto in quei luoghi in cui l’acqua del rubinetto è meno usata. Molte famiglie, infatti, non si fidano a bere acqua del rubinetto, diffidenze che variano in base alle zone: dal 17,8% del Nord-est al 52,0% delle Isole a causa dei disservizi sulle forniture e quindi il sospetto di acque torbide. L’Italia resta quindi il paese dove si consuma più acqua minerale. Secondo Ettore Fortuna, vicepresidente di Mineracqua:

“Il forte squilibrio della domanda/offerta a livello mondiale sta provocando nel nostro Paese forti rincari di tutte le materie prime, dell’energia, dei trasporti e più in generale di tutti i costi di produzione.

Questi rialzi dei prezzi del 35/40% non possono essere ulteriormente internalizzati e per questo chiediamo che a partire dal prossimo anno il mercato consideri seriamente le nostre richieste di adeguamento dei prezzi”

Gli italiani, quindi, potrebbero dare una possibilità all’acqua del rubinetto fino a quando non si troverà una soluzione ai numerosi rincari.

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