Il Fondo monetario internazionale ha fatto visita all’Italia. Non si tratta di una novità così eclatante, d’altronde lo fa tutti gli anni. Alcuni economisti arrivano nel Bel Paese, incontrano le figure di maggior spicco dell’economia italiana, ad esempio il governatore della Banca d’Italia e il ministro dell’Economia, rielaborano quindi quanto appreso in un report, che dopo poco viene discusso e pubblicato. Ecco, siamo giunti all’ultima fase, quella della pubblicazione. E purtroppo per il governo, e in particolare Matteo Salvini, non ci sono belle notizie sul fronte della riforma delle pensioni.

Di conseguenza non ci sono belle notizie nemmeno per i milioni di italiani che invocano una riforma in tal senso.

Riforma pensioni: arriva lo stop del Fmi

Il report del Fmi sul tema della riforma delle pensioni è emblematico. Da un lato viene appurato che la spesa italiana per le pensioni sia superiore rispetto alla media europea. Dall’altra parte, si afferma che l’età di uscita effettiva dal mondo del lavoro per andare in pensione è inferiore a quella legale. In una tale situazione, il Fmi invita il governo a evitare l’introduzione di nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro. Il Corriere della Sera appone le virgolette proprio su “nuove uscite anticipate”. Come dire: quota 41 non s’ha da fare. Ma il governo, secondo l’opinione del Fmi, farebbe bene a dimenticare anche le altre forme di uscita anticipata che erano trapelate nei mesi scorsi.

E la riforma delle pensioni quindi? I dubbi su un suo effettivo varo aumentano alla luce dell’ultimo report del Fondo monetario internazionale. Per buona pace di milioni di lavoratori italiani che vedono avvicinarsi il traguardo dell’assegno previdenziale. Anche se, viste le recenti delusioni patite in ambito pensionistico dai governi che si sono succeduti in questi anni, “buona pace” è più un eufemismo che un modo di dire.

Riforma pensioni, il NO dall’alto che potrebbe fermare tutto

La risposta del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti alle osservazioni del Fmi non si sono fatte attendere:

“Accogliamo con il giusto ottimismo e attenzione le valutazioni del Fondo monetario internazionale. Continueremo sulla strada della prudenza, responsabilità e realismo, perseguendo l’obiettivo della riduzione del debito pubblico con attenzione verso persone e famiglie più vulnerabili e senza trascurare l’indispensabile crescita per rilanciare l’economia italiana, che mostra la sua solidità e resilienza rispetto agli eventi avversi”.

L’Fmi aveva bocciato l’Italia anche per le ipotesi di flat tax e l’aumento della soglia del contante sottolineando che “Una flat tax sul reddito potrebbe avere delle implicazioni avverse” e che è fondamentale rafforzare la compliance fiscale e far crescere la soglia delle transazioni e cash  senza scordare che“introdurre sanatorie sui debiti fiscali non è d’aiuto”

Riassumendo

– Gli economisti del Fondo monetario internazionale hanno incontrato le figure di maggiore spicco dell’economia italiana.
– In un report pubblicato di recente il Fmi ha evidenziato come l’Italia non possa permettersi nuove uscite anticipate dal lavoro.
– Secondo quanto affermato dal Fondo monetario internazionale, l’Italia è il Paese con una delle spese pensionistiche più alte in Europa.
– Non sono buone notizie per il governo, né per i milioni di lavoratori italiani che ogni anno chiedono un intervento sul fronte previdenziale.
– Non è una buona notizia nemmeno per Matteo Salvini, tra i primi sostenitori della riforma delle pensioni per il superamento della legge Fornero.