Paese che vai, usanze che trovi. La raccolta differenziata è arrivata in Italia già da diverso tempo, ma è diventata obbligatoria soltanto nel 2015 con l’entrata in vigore di un apposito decreto legislativo. In realtà in molti paesi d’Europa già esisteva da decenni. In Germania ad esempio già nei primi anni 90 la si faceva. Come al solito, noi arriviamo sempre in ritardo. Ma come si suol dire, meglio tardi che mai. Per quale motivo però le regole sono diverse anche tra i comuni dello stesso paese?

L’importanza dell’ambiente

La raccolta differenziata ci aiuta a tenere pulito l’ambiente e ad evitare gli sprechi.

Pensiamo ad esempio la riciclaggio della plastica, materiale che in realtà potrebbe addirittura venire debellato nei prossimi anni, visto il suo impatto poco ecosostenibile proprio sull’ambiente. Naturalmente, il primo motivo a favore di tale differenziazione dei rifiuti, è quello proprio di ridurre l’inquinamento riuscendo a smistare al meglio i prodotti che andiamo a buttare di volta in volta. I rifiuti domestici sono un problema non da poco e più volte si è fatto presente che la questione della spazzatura è di primaria importanza in ogni paese. Per non parlare poi di veri e propri casi di cronaca, in cui si è scaricato in maniera illecita anche sostanze tossiche, quindi estremamente nocive per la salute.

Non molti anni fa tale problematica divenne nota in Campania a causa degli abusi della Camorra, la quale scaricava rifiuti anche in zone dove vi era una forte agricoltura. Tali zone sono poi divenute tristemente note come le terre dei fuochi. Ma come avviene la raccolta differenziata? Vediamo innanzitutto quali sono le regole generali che ogni cittadino dovrebbe attuare quando si accinge a buttare i propri rifiuti.

Per il vetro, ad esempio, è necessario pulire bene le bottiglie prima di buttarle negli appositi cassonetti. Ogni cittadino deve comunque separare bene i rifiuti in casa, in modo da differenziare la spazzatura secondo diverse tipologie: appunto vetro, plastica, umido (organico) e cartone e carta.

A tal proposito, ricordiamo che gli scontrini non vanno buttati con la carta, poiché si tratta di carta termica la quale non può essere riciclata. Esiste infatti una ulteriore categoria di prodotti, ossia l’indifferenziata. Si tratta appunto di materiale che non appartiene a nessuna delle precedenti categorie, e a questo appartiene appunto la carta degli scontrini. È inoltre importante non confondere compostabile e biodegradabile. Infine, prima di gettare il prodotto leggere la sua etichetta, al fine di scoprire eventuali indicazioni per il riciclaggio.

Raccolta differenziata, perché le regole sono diverse anche tra comuni e comuni?

Ma veniamo alla domanda clou, ossia perché la raccolta differenziata ha regole diverse da comune a comune, anche all’interno della stessa nazione, addirittura della stessa regione. A tal proposito, una delle altre cose che il cittadino dovrebbe fare è quella di informarsi in merito alle regole del proprio comune. Solitamente basta recarsi all’ufficio apposito per farsi rilasciare l’opuscoletto che spiega tutte le regole. detto ciò, rispondiamo finalmente alla domanda. Il motivo è semplice: ogni comune si appoggia a un diverso centro di raccolta, il quale utilizza un sistema di riciclo industriale specifico. Ciò è particolarmente vero per materie organiche, ma anche plastica e indifferenziata, tutti prodotti che vengono lavorati con tecniche anche molto diverse tra loro. Mentre per quanto riguarda vetro e carta, il trattamento è il medesimo per tutti.