Da qualche mese a questa parte tantissimi percettori hanno perso il Reddito di Cittadinanza, dopo che il nuovo governo ha cambiato e inasprito le regole e mandato in pensione la misura, che dal 2024 sarà sostituita del tutto dal Reddito di Inclusione. Tra luglio e agosto, in particolare, migliaia di percettori hanno perso il sussidio. E c’è chi lo perderà nei prossimi mesi, non avendo i requisiti per rientrare nella nuova misura. Ma c’è una buona notizia. O almeno sembra. Infatti, il Ministero del Lavoro ha dichiarato che la Commissione Europea ha approvato l’Aiuto di Stato per la promozione dell’inserimento stabile nel mercato del lavoro dei beneficiari del Reddito di cittadinanza.

La decisione è arrivata lo scorso 31 ottobre. Ma come funziona in pratica e in che cosa consiste questa importante decisione?

Quanti soldi dà l’Europa a chi assume gli ex beneficiari del reddito di cittadinanza

I datori di lavoro di aziende private che dal 1 gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 assumono i percettori del Reddito di Cittadinanza con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ossia che trasformano i contratti a termine con quelli a tempo indeterminato, avranno per massimo 12 mesi l’esonero del versamento del 100% dei contributi previdenziali. Da questi sono, però, esclusi i premi e contributi dovuti all’INAIL per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Si parla di un limite massimo di 8mila euro su base annua applicato su base mensile. Sarà poi l’Inps a indicare come fare per fruire dell’incentivo. Con questa misura saranno disponibili 61,5 milioni di euro per sostenere il costo del lavoro delle imprese nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina.

Domande dimezzate nel giro di un anno

Secondo l’Istat, intanto, a settembre il numero di occupati è salito dello 0,2%, pari a 42 mila unità. Il tasso di occupazione, quindi, è salito al 61,7%.

Dato che si può confrontare con il terzo trimestre del 2023 e il secondo trimestre , dove gli occupati sono saliti di 80mila unità. Commentando questi dati, la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli, ha così spiegato che è giusto aver abolito il reddito di cittadinanza:

“L’abolizione dell’assistenzialismo di Stato rappresentato dal reddito di cittadinanza non ha rappresentato un duro colpo per i cittadini, ma per la propaganda di chi è sceso in piazza per dire che un divano è meglio di un lavoro.

Ancora più indicativo di quanto sia stata seria, premiante e giusta la politica del governo di abolire il reddito, introducendo l’assegno di inclusione è il fatto che a una riduzione degli ‘inattivi’ corrisponde un deciso aumento di chi si è rimboccato le maniche per cercare con impegno un lavoro.”

Secondo Ronzulli, insomma, essere vicini ai cittadini significa stimolare chi può lavorare e stare vicino a chi non può. I dati, in fondo, parlano chiaro. Nel giro di un anno, in molte province italiane, le domande per accedere al reddito di cittadinanza si sono dimezzate. E non è un caso. La linea del nuovo Governo è chiara da tempo e lo dimostra l’impostazione del nuovo reddito di inclusione, che sarà prerogativa di molti meno nuclei familiari rispetto alla nota misura voluta dal M5S.

Riassumendo

  • Il Ministero del Lavoro ha comunicato che la Commissione Europea ha dato il via libera all’Aiuto di Stato per la promozione dell’inserimento stabile nel mercato del lavoro dei beneficiari del Reddito di cittadinanza
  • I datori di lavoro che trasformano i contratti a tempo indeterminato per gli ex percettori, avranno per massimo 12 mesi l’esonero del versamento del 100% dei contributi previdenziali.
  • Intanto, calano sempre di più le domande al noto aiuto, che dal 2024 sarà del tutto sostituito dal reddito di inclusione.