Non si è ancora del tutto chiusa la questione sull’eredità di Berlusconi, almeno per quanto riguarda la proprietà del Monza. La sua ultima creatura, acquistata anni dopo la cessione del Milan e portata dalla B allo storico traguardo della Serie A, ora apre a nuovi soci. A confermare la volontà dei figli di non occuparsi di questo ennesimo lascito del Cavaliere, ci ha pensato lo stesso Ad Adriano Galliani.

La decisione dei figli ormai è chiara

L’autobiografia di Galliani sembra aprire le strade della proprietà del Monza a nuovi soci.

Allo stesso tempo, la volontà dei figli è ormai abbastanza chiara, visto che si stanno defilando sempre più dall’ultima creatura calcistica di Silvio Berlusconi. La dirigenza del club brianzolo verte in acque poco limpide, almeno dal punto di vista dell’assetto proprietario. Eppure la squadra continua a fare pienamente il suo dovere occupando una sorprendente settima posizione con 12 punti già conquistati in 8 partite (niente male per una squadra che sta lottando per la salvezza). L’ultimo successo casalingo contro la Salernitana ha esso le cose in chiaro. Il 3 a 0 conquistato ha fatto capire chiaramente che la compagine rossa merita molto di più di una semplice salvezza e probabilmente lotterà per posizioni più prestigiose.

Serve però mettere un punto chiaro sulla dirigenza e capire quali saranno i veri vertici della società calcistica. Insomma, le intenzioni degli eredi sembrano ormai chiare, e si stanno defilando sempre più dagli incarichi societari del club lombardo. In una recente intervista Galliani ha fatto il punto della situazione:

“Non ci sono trattative in corso, non c’è un acquirente americano o greco. Ma un partner di minoranze potrebbe trovarsi anzi speriamo di trovarlo. Grazie a Dio continuo a godere della loro fiducia e hanno la garanzia e la volontà, il desiderio del papà che il Monza fosse grande, in Serie A. Ed è quello che ci auguriamo”.

Quando parla di fiducia, Galliani si riferisce ai figli di Berlusconi, i quali risultano al momento gli incaricati dell’eredità di Berlusconi anche in merito alla proprietà del Monza.

Chiara però la diplomazie dell’amministratore delegato. Non c’è l’intenzione di vendere completamente la società, ma l’idea di trovare dei soci per ottenere nuovi fondi e rafforzare la squadra.

Proprietà Monza, gli scenari possibili

Il ruolo di Galliani non si discute e gli eredi Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi gli hanno confermato la fiducia verso la sua carica. Oggi l’ad è un uomo che guarda al futuro ribadendo i suoi obiettivi e la sua passione per il calcio. Da qui anche la decisione di non ricandidarsi al Senato:

“Come mai il ripensamento dopo la decisione di non ricandidarmi? Un anno fa il Monza doveva giocare la sua prima stagione in serie A, dopo 110 anni di storia del nostro club. Era una pagina storica, che meritava tutto il mio impegno e la mia attenzione. Se mi fossi ricandidato al Senato sarei stato un cattivo parlamentare e un cattivo dirigente sportivo. Con Berlusconi avevamo realizzato il miracolo di portare il Monza dalla C alla A e non volevamo certo vanificarlo”.

Ciò detto, quali sono gli scenari che attendono la proprietà del Monza nel prossimo futuro? L’appoggio di Fininvest al momento c’è tutto, ma secondo gli esperti in un futuro non troppo lontano gli eredi di Berlusconi potrebbero davvero pensare di mettere in vendita il club per svincolarsi definitivamente da questa missione. È più probabile però che nel frattempo si possa optare per un socio che faccia da collaboratore dello stesso Galliani, al fine di non delegare sulle sue spalle l’intera gestione societaria del club.

I punti salienti…

  1. i figli di Berlusconi si stanno defilando dalla gestione societaria del Monza e hanno delegato l’intera gestione a Galliani;
  2. in qualità di Ad del club, Galliani ha ribadito l’intenzione di non vendere il club, ma apre a un possibile socio;
  3. al momento Fininvest continua ad appoggiare l’ultima creatura calcistica del cavaliere, ma si cercano nuovi fondi e non è escluso che in futuro si possa vendere la società ad altri.