Il tema delle pensioni minime continua ad essere in voga. Soprattutto dopo che Silvio Berlusconi ha ribadito l’impegno a portarle a mille euro per le mamme. Di recente, inoltre, si era discussa anche in merito ai possibili aumenti per le pensioni minime da febbraio.

Ma che cosa ha detto di preciso il leader di Forza Italia quando mancano pochi giorni all’incontro del governo per discutere della riforma delle pensioni? Ai microfoni di Stasera Italia su Rete 4, il politico e imprenditore ha promesso le pensioni minime a mille euro anche per le mamme.

Pensioni minime a 1000 euro anche per le mamme, anziani e disabili

Parlando di ciò che ha fatto il Governo nei primi 100 giorni, Silvio Berlusconi ha chiarito che in poco tempo, il nuovo esecutivo è riuscito a varare una nuova legge finanziaria che anticipa di fatto riforme strategiche che sono nel programma di Forza Italia. Tra queste, appunto, le pensioni minime con un primo aumento a 600 euro e alcuni passi in merito alla decontribuzione dei contratti di primo impiego dei giovani. Ma anchei nuovi provvedimenti simili che ampliano la flat tax. Berlusconi ha sottolineato che ciò che si è potuto fare in poco tempo, considerando che molte risorse erano destinate al caro bollette e il prezzo dell’energia, risulta fatto ma è solo l’inizio:

“Il nostro impegno di legislatura è quello di portare le pensioni minime a 1000 euro per tutti, anziani e disabili, comprese le nostre mamme, che non hanno mai potuto svolgere un lavoro retribuito sacrificandosi per la famiglia tutta la vita.”

Tra gli impegni del governo, quindi, c’è quello di portare le pensioni fino a mille euro per le mamme. Ma anche dare una speranza ai giovani. Ad oggi quelli che non studiano e non lavorano sono davvero tanti, per questo l’unico modo per smuovere il mercato del lavoro è arrivare alla defiscalizzazione e decontribuzione dei primi contratti per l’impiego.

In questo modo le aziende vedranno dimezzarsi i costi da affrontare per assumere i giovani.

Cosa sono e a chi spettano

Con l’emendamento alla manovra le pensioni minime sono state alzate a 600 euro per gli over 75 ma gli obiettivi del governo restano chiari. Le pensioni minime sono nate nel 1983 per garantire una soglia sufficiente per condurre una vita dignitosa. Ad oggi, l’importo che non è sufficiente, è rivalutato ogni anno sulla base del tasso di inflazione fissato dall’Istat. Le pensioni minime vengono percepite da 2,5 milioni di pensionati. Non sono legate ai contributi versati e anche rispetto all’anzianità contributiva di 10, 15 o 20 anni, l’integrazione al minimo spetta a tutti i titolari di pensione, se non si arriva a raggiun mfre i valori minimi fissati dalla legge.