Lo scivolo pensionistico potrà essere utilizzato anche dalle aziende con almeno 250 dipendenti. A stabilirlo è la riformulazione dell’emendamento alla Legge di bilancio, che prima fissava il limite a 500 lavoratori. Si ricorda che lo strumento dello scivolo consente a un’impresa di mandare in pensione i dipendenti che si trovano a non più di cinque anni dall’età della pensione di vecchiaia o della pensione anticipata, avendo regolarmente maturato il requisito contributivo minimo richiesto. Ovviamente, la società non può decidere in maniera unilaterale il pensionamento del proprio dipendente, ma deve ricevere sempre il consenso da parte del diretto interessato.

La nuova regola per lo scivolo pensionistico

Durante il periodo dello scivolo pensionistico, il datore di lavoro è chiamato a versare al dipendente un’indennità mensile che deve essere commisurata al trattamento pensionistico maturato al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Inoltre, se il titolare dell’azienda deve versare anche i contributi previdenziali nell’eventualità che la prima decorrenza utile della pensione sia quella prevista dal pensionamento anticipato. Lo Stato viene incontro al datore di lavoro soltanto per un massimo di 24 mesi, vale a dire contribuendo al 100 per cento alla copertura della Naspi: una volta scaduti i due anni, il versamento del trattamento economico da destinare al lavoratore è totalmente a carico dell’impresa.

Le varie possibilità a disposizione delle grandi aziende

Il discorso cambia, ma soltanto fino a un certo punto, quando entrano in gioco le grandi aziende. Se, ad esempio, un’impresa ha almeno 500 dipendenti, oltre allo scivolo pensionistico e lo sconto della Naspi fino a un massimo di 24 mesi, i titolari dell’azienda hanno l’opportunità di attivare 18 settimane di cassa integrazione, in aggiunta a una riduzione dell’orario di lavoro fino al 30 per cento.

In presenza invece di almeno mille addetti, la società è tenuta all’assunzione di un dipendente ogni tre uscite, con la possibilità però di ottenere ulteriori dodici mesi di sconto Naspi, fino a un massimo dunque di tre anni.

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