Pensioni 2023 anticipate anche per coloro che svolgono delle attività usuranti o notturne ma il riconoscimento della loro attività dovrà avvenire mediante una specifica domanda all’Inps.

Prosegue intanto il tavolo tecnico per la riforma delle pensioni. Il ministro Calderone ha espresso infatti la volontà di ripristinare in modo permanente il nucleo di valutazione della spesa previdenziale per capire meglio quali sono i fattori che influenzano l’andamento del settore.

L’obiettivo della riforma pensioni per il nuovo Governo è quello di migliorare l’attuale normativa per quanto concerne la flessibilità delle categorie in uscita, in particolar modo quella dei lavori usuranti.

Ma quali si definiscono tali e qual è l’età precisa per andare in pensione?

Cosa c’entra il 1 maggio del 2023 per le pensioni 2023?

Chi svolge un’attività usurante o notturna potrà andare in pensione, a seconda dei casi, tra i 61 anni e 7 mesi di età è di 63 anni. Per farlo, però, avrà bisogno dell’autorizzazione dell’Inps che dovrà riconoscere tale condizione. Si dovrà quindi inviare entro il 1° maggio di quest’anno una specifica domanda all’ ‘Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Ma chi sono i lavoratori che svolgono le attività usuranti/notturne e potranno andare prima in pensione?

Ebbene, si tratta di quelli che svolgono delle mansioni estremamente usuranti come il lavoro ad alta temperatura, di asportazione amianto o nelle galleria/cave. Inoltre quelli che fanno lavori in cassoni ad aria compressa, coloro che lavorano in spazi angusti e i palombari. L’elenco non è finito: ci sono poi quelli che lavorano di notte per almeno sei ore consecutive in un range di tempo tra le ore 00.00 e le 5 del mattino per minimo sessantaquattro giorni nell’arco dell’anno. Inoltre quelli che lavorano per almeno 3 ore tra le 00.00 e le 5 del mattino per almeno mezzo anno.

Fanno parte delle categorie usuranti anche coloro gli autisti di mezzi pubblici di capienza non inferiore alle nove unità e gli addetti alla linea catena.

Parliamo di coloro il cui lavoro è caratterizzato dalla mansione ripetitiva della stessa. Affinché le attività vengano riconosciute valide per avere il beneficio, dovranno essere state svolte per metà della vita lavorativa o per 7degli ultimi dieci anni.

I requisiti

Per accedere alle pensioni anticipate 2023, i lavoratori che svolgono mansioni usuranti o notturne necessitano dovranno presentare una domanda all’Inps entro il 1° maggio di quest’anno. Potranno fare domanda anche coloro che lavorano nel settore privato e che hanno svolto lavori molto faticosi e pesanti. Dovranno, però, come spiega l’Inps, raggiungere il diritto alla pensione di anzianità con il cumulo della contribuzione versata ad una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi. Ciò secondo le norme specifiche che regolano tali gestioni (speciali).

L’Inps spiega inoltre che la domanda dovrà essere presentata anche in forma telematica insieme al modulo Ap45 e alla documentazione richiesta.

Ricordiamo che i requisiti minimi per i lavori usuranti sono 35 anni di contributi è 61 anni e 7 mesi di età (quota 97,6). I requisiti minimi per i lavori notturni sono 35 anni di contributi ed età di 61 anni e 7 mesi per chi effettua più 77 notti l’anno (quota 97,6). Infine 35 anni di contributi e 62 anni e 7 mesi per chi effettua tra le 72 e le 77 notti l’anno (quota 98,6) mentre se le notti sono tra 64 e 72, l’età sale a 63 anni e 7 mesi (quota 99,6).

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