Vivere con mille euro di pensione è una sfida alla quale ancora oggi molti pensionati in Italia sono chiamati. E, visti i dati dell’inflazione, non stupisce che molti di questi decidano di trasferirsi all’estero. Anche in questo caso la scelta della destinazione va ponderata perché, rispetto a qualche anno fa, le cose sono cambiate e in alcune mete gettonate i prezzi hanno subito un rialzo non indifferente. Esistono però ancora dei posti in cui è possibile vivere con mille euro al mese e senza grossi sacrifici.

In Italia sotto i mille euro una pensione su tre

Partiamo con il dire che, purtroppo, in Italia, per molti la pensione di mille euro sarebbe già un miraggio. Di recente Berlusconi è tornato a spingere la proposta di portare a mille euro l’importo delle pensioni minime. Un’idea che si scontra con le casse dell’Inps. Sta di fatto che, proprio stando ai dati Inps, un italiano su tre percepisce una pensione inferiore a questa cifra. Vivere con un assegno a tre cifre non è facile, soprattutto al nord Italia o nelle città più care.

Vivere con mille euro di pensione: tre posti in cui è possibile

E all’estero? Come accennato in apertura anche fuori Italia diverse destinazioni hanno subito un incremento generale dei prezzi. Così ad esempio Cipro, le isole Canarie o la Tailandia. Tuttavia ci sono ancora dei posti in cui i pensionati riescono a vivere con mille euro al mese e, stando ad alcuni racconti, anche senza grossi sacrifici. Sicuramente meno di quelli che avrebbero fatto in Italia. Ma dove? Quali sono i paradisi per i pensionati nel 2023?

L’Albania sta emergendo come destinazione per i pensionati all’estero. Clima mite, mare bello e costi medi più bassi dell’Italia. Non solo: trasferendo la residenza fiscale in loco si incassa la pensione esentasse.

Bisogna dimostrare di vivere in Albania sei mesi e un giorno l’anno, anche non consecutivi.

Indicativamente gli affitti si aggirano sui 300 euro al mese e i costi per i generi quotidiani sono un terzo rispetto all’Italia. E’ chiaro che il paragone è generico e dipende, per una stima più precisa, da quale città italiana e albanese si mettono a confronto. La vicinanza con l’Italia e i collegamenti low cost la rendono una meta molto appetibile per chi mantiene gli affetti qui e non si sente di dare un taglio netto alla propria vita. Anzi chi avesse paura di volare può considerare i traghetti (da Ancona, Brindisi e Bari). Inoltre c’è una grossa comunità italiana e gli abitanti, per via dei flussi migratori degli anni passati, parlano spesso la nostra lingua.

La Tunisia prevede un pizzico di coraggio in più. Non tanto per la distanza chilometrica (che è comunque ridotta) ma per quella culturale e per la “barriera linguistica”. A Tunisi i pensionati italiani possono trovare meravigliose spiagge a pochi passi dal centro cittadino. Con una media di 300 euro al mese si affitta un appartamento moderno al mare o in centro. Non rimpiangerete la cucina italiana perché si mangia benissimo e ci sono anche molti ristoranti internazionali. Vivere con mille euro al mese in Tunisia è (ancora) fattibile perché i costi dei prodotti sono mediamente la metà rispetto a quelli italiani. E poi si può vivere senza riscaldamenti perché il clima è mite tutto l’anno.

Il Portogallo si conferma tra le mete europee più amate dai pensionati che decidono di trasferirsi all’estero (senza guardare troppo lontano). Attenzione perché per risparmiare la scelta della zona è strategica. Non tutto il Portogallo è propriamente economico. Ottime soluzioni di compromesso si trovano nei paesi lungo la strada che separa Lisbona e Porto. Pensiamo a Nazarè, cittadina sulla costa, oppure a Buarcos.

Sono aggregati dotati di tutti i servizi in cui però arrivano pochi turisti. Le agevolazioni fiscali per il trasferimento della pensione in Portogallo restano convenienti nonostante alcune recenti modifiche al sistema.

Probabilmente sentirete o potete trovare online tante storie di pensionati all’estero. Prima di fare il grande passo però consigliamo sempre di recarsi sul posto per verificare dal vivo le fonti. O in alternativa affidarsi ad agenzie che si occupano dei trasferimenti delle pensioni all’estero in modo professionale. Questo per evitare di cadere nei facili entusiasmi.