La notizia che il Portogallo chiuderà le porte ai pensionati italiani e ai vantaggi fiscali ha già fatto il giro del mondo. Erano tanti, infatti, i pensionati che a causa degli enormi vantaggi fiscali decidevano di trasferirsi in Portogallo dopo la pensione e vivere là il resto della propria vita. Nonostante tutto, c’è l’imbarazzo della scelta e anche altri paesi possono essere vantaggiosi e rappresentare delle mete alternative. Dove trasferirsi, quindi, dopo la pensione per approfittare degli sconti fiscali?

Ecco i paesi dove andare a vivere dopo la pensione

Secondo i dati Inps, i pensionati italiani sparsi in 165 paesi sono almeno 350 mila.

Non tutti chiaramente si trasferiscono all’estero per gli sconti. Infatti, molti vivono in Canada, Germania, Svizzera, Australia e Francia per altri motivi. In Portogallo vivono circa 3500 pensionati italiani che prossimamente dovranno scegliere altri paesi. Quali sono queste destinazioni?
Prima di tutto la Grecia, che offre una tassazione del 7% per 15 anni sui redditi dei pensionati stranieri che hanno operato nel settore privato e decidono di trasferire la residenza.
C’è poi la Croazia, dove è obbligatoria una permanenza di almeno 183 giorni l’anno e chi si trasferisce non deve essere residente in Italia. Qui è prevista un’aliquota del 12% per le pensioni fino a 2.300 euro e del 18% per chi supera questa cifra.
In Tunisia, invece, i pensionati pagano il 20% di tasse sulla pensione con aliquota massima del 7%. Anche qui, bisogna permanere per almeno 183 giorni o essere proprietario di un’abitazione. In più non bisogna risultare tassato come residente fiscale nei cinque anni precedenti alla richiesta. Chiaramente ci devono essere anche le condizioni per mantenere la richiesta.
Un altro paese dove trasferirsi dopo la pensione è Malta, dove vige una tassazione del 15% per i redditi che derivano dal lavoro e che rispettano alcune norme: come provenire da un paese europeo, percepire una pensione superiore al 75% del reddito imponibile, non lavorare e acquistare una casa da 250mila euro o firmare un contratto di affitto per almeno un anno con un importo di 9 mila euro.

Pensionati italiani all’estero: paesi dove trasferirsi dopo stop agevolazioni del Portogallo

Dopo la pensione ci si può trasferire anche alle Canarie, dove si prevede uno sconto di 6.500 euro per gli over 65 e 7 mila per gli over 75. A Cipro, invece, chi prende una pensione fino a 3.420 euro non paga le tasse mentre per quelle superiori, la tassa è del 5% e si applica un’Iva al 5% per chi acquista una casa. Anche Bulgaria, Slovacchia e Albania non prevedono tasse per i pensionati stranieri che si trasferiscono in questi paesi. Infine, in Romania si parla di un’aliquota del 10% per chi si trasferisce, in particolare sul reddito delle persone fisiche.
I pensionati italiani che vogliono trasferirsi all’estero, quindi, hanno l’imbarazzo della scelta, anche senza allontanarsi troppo da casa per trovare un paese ancora conveniente dove godersi la pensione.

Riassumendo

  • Dopo che il Portogallo ha chiuso alle esenzioni fiscali per i pensionati stranieri, molti pensano a quale altro paese poter considerare per trasferirsi dopo la pensione
  • Tra i tanti spiccano Grecia, Cipro e Canarie
  • Ma i pensionati si possono trasferire anche in Tunisia, Croazia, Malta e in alcuni paesi dell’est, dove esistono sempre dei vantaggi fiscali non indifferenti.