Nemmeno nel cuore delle autorità si può star sereni. Italia indignata per i pensionati derubati alle Poste. A sottrarre loro il denaro sono stati tre dipendenti accusati ora di furto. Il pubblico ministero ora indaga su una serie di reati per i quali i suddetti dipendenti attualmente indagati verranno presto processati.

Pensionati derubati alle Poste, cosa è successo?

Ormai non si può essere al sicuro da nulla, nemmeno negli uffici delle Poste Italiane. Ricettazione, riciclaggio e indebito utilizzo del bancomat. In poche parole: furto.

Si traduce così in estrema sintesi l’accusa rivolta ai dipendenti delle Poste di un ufficio postale di Roma, a piazza Bologna. ancora una volta l’Italia si indigna a sentire notizie che sembrano assurde, come quella del bar dell’agenzia delle entrate sempre di Roma che non emetteva scontrino fiscale. Com’è possibile che i nostri risparmi non siano al sicuro nemmeno alle Poste Italiane? I fatti ci dicono che sono 4 le vittime, tutte pensionate, le quali nel giro di pochi giorni si sono viste il proprio conto svuotato.

Dopo la denuncia sono partite le indagini, secondo le quali i tre dipendenti hanno prelevato somme di denaro per accreditarle sul proprio conto. La denuncia è partita un anno fa, quando una pensionata di 80 anni si è accorta che il suo conto corrente si era dimezzato, avendo perso 10 mila euro. Depositando la denuncia al comando di Piazza Bologna, gli inquirenti si sono accorti che tale fatto era molto simile ad altre denunce da poco depositate, e tutte avevano come comune denominatore il conto all’ufficio delle Poste Italiane sito nella medesima piazza. Non è stato difficile quindi per gli investigatori restringere la ricerca e indagare direttamente in tale ufficio.

Le indagini sulla truffa

La polizia si è accorta che i prelievi illeciti venivano effettuati tutti quando i correntisti dovevano ricevere il nuovo bancomat ed archiviare il vecchio.

In questa occasione, un dipendente chiedeva ai due cassieri di andare a prelevare, ma evidentemente il prelievo era superiore alla somma richiesta dai correntisti. Al momento i due cassieri si dicono estranei ai fatti, scaricando tutta la responsabilità sul loro superiore, il quale li avrebbe quindi ingannati. I pensionati derubati dalle Poste comunque sono stati vittima di un raggiro che non essere lasciato impunito. Infatti, la Procura di Roma sta indagando su tutti e tre i sospettati e si preannunciano pesanti sentenze, qualora il processo dovesse confermarne i reati per i quali sono accusati.