Interessante indagine condotta dagli esperti di Facile.it in merito alla paghetta ai figli. Secondo lo studio effettuato, tanti ragazzi tra i 10 e i 18 anni ricevono un regalo economico da parte dei genitori. A quanto ammonta e quali sono le differenza tra nord e sud del paese? Scopriamolo insieme.

Una prassi ormai tradizionale

Quello della paghetta ai figli è ormai una tradizione che va avanti da decenni. Si tratta di una sorta di stipendio (molto contenuto) che offriamo mensilmente ai nostri giovani per permettere loro di togliersi qualche sfizio.

Naturalmente, si tratta di ragazzi che non lavorano (e come potrebbero, se sono minorenni) e che quindi necessitano dell’aiuto economico dei loro genitori per uscire con gli amici o altro. C’è chi preferisce dare ai propri figli i soldi dell’uscita. Ad esempio, se vanno a mangiare la pizza o al cinema, allora danno direttamente una somma che possa coprire tale spesa. C’è invece chi preferisce responsabilizzare i propri figli con un sistema diverso, ossia quello della paghetta. In questo modo i ragazzi ricevano una vera e propria paga mensile che dovrà quindi essere utilizzata consapevolmente.

Ciò significa che sarà l’adolescente stesso a gestire le proprie finanze e decidere quanto spendere. Ad esempio, se riceve una paghetta mensile di 50 euro, dovrà fare in modo che il costo di pizzate, cinema o altro non superi tale budget complessivamente. Facile.it si è servita dello studio di mUp Research e Norstat per scoprire quali sono le statistiche italiane intorno a tale fenomeno. Si scopre che 6 giovani su 10 (ovvero il 59,8%) che hanno un’età tra i 10 e i 18 anni. L’età media però si attesta intorno ai 12 anni. Ed è effettivamente questa l’età in cui i nostri figli iniziano ad uscire con gli amichetti per stare un po’ insieme. Naturale quindi che ci sia a quel punto l’esigenza di provvedere alle spese economiche di tali uscite.

Paghetta figli, qual è la media?

Le percentuali di giovani italiani che ricevono la paghetta aumenta con il crescere degli anni. Infatti, se tra i 10 e i 14 anni ci sono il 51% degli italiani, oltre questa età si arriva a toccare e superare il 70%. Non mancano le ormai croniche differenze tra nord e sud. I giovani settentrionali prendono la paghetta qualche anno prima, ossia come detto poco dopo i 10 anni. I meridionali invece devono attendere i 14 anni per ricevere il regalino mensile da parte di mamma e papà. Altro dato interessante era proprio quello relativo alla frequenza: il 65,2% dei giovani italiani prende la paghetta ogni settimana, il 20,8% mensilmente e il 14,1% solo quando la richiede. I giovani naturalmente possono utilizzare questi soldi come meglio credono, ad esempio per l’acquisto di fumetti o videogame. Ma veniamo finalmente alla domanda più importante, a quanto ammonta questa paghetta da dare ai ragazzi?

La media nazionale è di 54 euro. Le fasce tra i 10 e i 14 anni prendono intorno ai 40 euro, mentre i ragazzi più grandi arrivano a 70 euro al mese. Interessante notare che l’80% di questi importi viene versato tramite contante, ciò significa che c’è un 20% di italiani che fa il bonifico ai figli per la paghetta, o più probabilmente gli ricarica la carta prepagata. Si tratta in effetti di una soluzione intelligente, poiché è meglio evitare che i più giovani girino con soldi in tasca, visto che i rischi di rapina sono sempre molto alti, soprattutto in alcune aree del paese.

I punti chiave…

  • la media della paghetta ai figli è di 54 euro al mese;
  • fino ai 14 anni la media è di 40 euro, mentre oltre tale fascia si arriva intorno ai 70 euro mensili;
  • offrire un mini stipendio mensile da gestire è qualcosa che permette ai ragazzi di responsabilizzarsi.