La situazione si sta facendo insostenibile, gli ospedali sono in affanno per il boom influenzale che sta colpendo il paese. Da Nord a Sud tanti italiani stanno prendendo d’assedio addirittura i Pronto Soccorso per un po’ di influenza. Del resto, l’incubo Covid non è ancora del tutto passato e quando i sintomi sono così simili il rischio di confondersi è alto.

È meglio starsene a casa

È iniziata la propaganda di sensibilizzazione sanitaria con i vari medici che invitano gli italiani a starsene a casa.

Con gli ospedali in affanno è necessario capire che questo picco di influenza che si sta registrando non deve causare danni al sistema sanitario nazionale. A complicare le cose però ci si mette pure il Covid che ora ha la nuova variante Pirola JN1. Eppure, anche in questo caso il consiglio degli esperti è quello di non muoversi di casa, starsene al caldo, ed evitar anche gli antibiotici, poiché favoriscono ulteriormente il virus. Purtroppo, invece le cose stanno andando in modo diverso, e alla fine si stanno verificando nuovamente episodi di barellopoli, con pazienti lasciati un po’ ovunque per la mancanza di posti di degenza disponibili.

Per non palare poi della situazione estremamente stressante nella quale stanno vivendo i professionisti del sistema sanitario. Infatti, i medici del 118 e della Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza (SIMEU) descrivono una situazione critica. Si parla di turni interminabili che alla fine risultano semplicemente insostenibili. Per non parlare poi delle ferie, semplicemente inaccessibili per loro. C’è poi la Regione Lazio che ha chiesto all’As di richiamare i medici dalle ferie. Attualmente, solo nel Lazio, i pazienti in attesa di ricovero presso i Pronto Soccorso superano i 1.100, mentre in Piemonte sono 500. La Lombardia il sovraffollamento ha fatto addirittura interrompere i ricoveri ordinari. A Napoli invece l’ospedale Cardarelli ha registrato 209 accessi solo il giorno di Capodanno (causa anche la stupidità umana che si palesa nei botti) e 16 erano di codice rosso.

Ospedali già in ginocchio

È bastato un nuovo picco influenzale, qualche ferito di troppo per i botti di Capodanno, ed ecco che gli ospedali nostrani tornano ad essere in ginocchio. Le patologie respiratorie, soprattutto per gli anziani, dilagano. Come abbiamo visto, oltre alle preoccupazioni per il Covid (che lo ricordiamo non è ancor sparito, come erroneamente molti invece credono) c’è stato il dilagare dell’influenza che ha messo tutti a dura prova. A Torino è stato vietato ai medici di prendere ferie durante il periodo natalizio, mentre in Toscana si valuta la possibilità di aprire centri di primo soccorso nelle Case di comunità come possibile soluzione. Eppure una soluzione migliore ci sarebbe, ed è quella che ricorda il Presidente della Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza (SIMEU), Fabio De Iaco: la vaccinazione.

Vaccinarsi sembra essere la soluzione migliore per debellare il problema una volta per tutte. Vaccinarsi sia contro Covid che contro l’influenza sarebbe infatti doveroso, anche perché tra non molto inizieranno nuovamente le scuole e a quel punto i contagi influenzali potrebbero aumentare nuovamente, anche se a dire il vero secondo alcuni esperti virologi il picco è stato ormai raggiunto, quindi al raggiungimento del plateau i numero dovrebbero necessariamente scendere. Staremo a vedere.

I punti chiave…

  • ospedali in affanno per i tanti ricoveri durante le feste;
  • solo nel Lazio 1100 pazienti in attesa di ricovero;
  • il boom influenzale ha fatto prendere d’assalto i pronto soccorso, la soluzione migliore è vaccinarsi.