I rincari e l’inflazione sono sempre nell’occhio del ciclone. Ormai si sentono le persone parlare solo di quanto stanno spendendo in più ogni mese per colpa delle bollette. Ma anche a causa dei rincari della benzina e di quelli generali della spesa. C’è un certo timore, anche alla luce del nuovo piano di razionamento gas, che di fatto dovrebbe cambiare le carte in tavola e aiutarci a risparmiare un pò. In tutto ciò, si è tornati a discutere del cambio dell’ora da legale a solare.

Un cambio che avverrà la notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre. Le lancette si sposteranno di un’ora indietro. Questo vorrà dire che dormiremo un’ora in più, ma poi avremo a che fare anche con giornate più buie.

Ecco perché, con l’inflazione galoppante, i rincari dei costi dell’energia e il piano di razionamento gas, che prenderà il via a fine mese, le istituzioni potrebbero decidere per una futura abolizione dell’ora solare.

Ora solare addio contro l’inflazione e il problema dei rincari

Una questione di cui si era già discusso 4 anni fa in Europa e che ora rischia di tornare in auge in questo periodo storico in cui i forti aumenti energetici stanno mettendo a serio rischio famiglie e aziende. Nel 2018 si era parlato in merito al cambio ora e 5 milioni di cittadini europei erano stati chiamati ad esprimersi in merito. Per il 76% c’era stata una netta preferenza per il mantenimento dello stesso orario tutto l’anno, quindi nessuna lancetta avanti o indietro.

Nonostante la maggioranza, non tutti i paesi diedero una risposta univoca, ecco perché la questione era rimasta in bilico. In alcuni paesi del Nord Europa, il mantenimento tutto l’anno dell’ora solare potrebbe avere senso per una questione di luce. In altri paesi come l’Italia, l’ipotesi del mantenimento dell’ora legale sembra più avere appeal.

Secondo alcune ricerche, mantenere le mattine più buie e le serate più luminose potrebbe avere degli effetti negativi sulla salute delle persone e sul sonno.

Gli scenari 

In un momento storico come questo, dove l’inflazione e il carovita stanno davvero dando il filo da torcere alle famiglie, il dibattito legato al passaggio da ora legale a quella solare è sempre più acceso. Infatti, con l’ora solare diventerà buio prima e di conseguenza si consumerà più luce. Basti pensare – come ha sottolineato anche la società Terna – che tra marzo e ottobre quando vige l’ora legale si risparmiano 10 miliardi di kilowattora. Ad oggi con i cambiamenti climatici, la crisi energetica legata principalmente alla guerra in Ucraina e il caro-vita che sta mettendo in difficoltà le famiglie, l’ipotesi di togliere l’ora solare e mantenere quella legale sembra trovare più riscontri.

Di recente il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani non si era del tutto espresso a favore di questa possibile misura. L’impressione è che ad un mese dal cambio dell’ora, non ci saranno rivoluzioni. Tra il 29 e il 30 ottobre, a meno di un ribaltone finale, torneremo con l’ora solare e la classica ora in meno che fino a marzo ci farà compagnia fino al prossimo dibattito.