
La rivista tedesca Oko Test ha testato venti qualità diverse di olio extra vergine di oliva di note marche vendute normalmente al supermercato e al discount e i risultati, come comunica anche il noto sito Greenme.it, riservano grosse sorprese. Il problema è che sono stati rilevati idrocarburi e pastificanti. Le info.
L’analisi di Oko Test
La rivista tedesca Oko Test ha comunicato di aver testato 20 oli di oliva di altissima qualità ovvero “extra” (dodici dei quali biologici) acquistati in supermercati o discount. Essi sono stati analizzati in diversi laboratori per capire se sono veramente di qualità e per scovare eventuali tracce di sostanze inquinanti all’interno delle bottiglie come residui di oli minerali, pesticidi o plastificanti.
Di questi “buoni” sono risultati soltanto due oli che possono essere raccomandati e precisamente parliamo dell’olio italiano I.G.P Toscano e di quello biologico extravergine “Rapunzel”. Quasi la metà degli oli hanno fallito il test in quanto in essi è stata riscontrata una forte contaminazione da residui di olio minerale (ovvero di idrocarburi).
Nella metà degli oli analizzati, infatti, sono stati individuati idrocarburi aromatici a base di olio minerale Moah. E ancora, in metà degli oli analizzati sono stati trovati anche idrocarburi saturi Posh/Mosh. Questi ultimi si possono depositare nel tessuto adiposo, nella milza, nel fegato e nei linfonodi mentre i secondi sono ancora in fase di studio ma potrebbero comportarsi come i primi.Sostanze inquinanti nelle bottiglie d’olio
La rivista tedesca Oko Test si è chiesta come sia stato possibile che sostanze come i residui di olio minerale siano arrivate nelle bottiglie degli oli analizzati. Secondo i produttori, i componenti degli oli minerali analizzati potrebbero anche essere di origine naturale mentre i test di laboratorio hanno valutato che si tratterebbe proprio di idrocarburi derivanti dal petrolio.
Tracce di Moah, ad esempio, potrebbero essere arrivate nelle bottiglie dagli oli lubrificanti per le mietitrebbia o anche dai gas di scarico, dai pesticidi a base di olio di paraffina, dal particolato o anche dal taglio delle motoseghe per il taglio degli ulivi. Inoltre è stata anche rivenuta la presenza di diisobutilftlalato ovvero un pastificante che l’Unione Europea ha classificato come “tossina riproduttiva” che non dovrebbe essere rilevata in alcun alimento.Infine alcuni oli e precisamente quattro sono stati ritenuti non proprio extra vergine in quanto al test del gusto sono risultati rancidi. Gli oli in questione sono quello De Cecco, il Naturata, il Byodo e l’Alnatura. Oko Test spiega che se un olio ha questo tipo di sapore significa che è fortemente ossidato ovvero che sono state utilizzate delle olive troppo mature o che il prodotto finito non è stato conservato bene. L’olio definito dal gusto migliore è stato quello Primoli.
Ecco la lista degli oli testati:
- Rapunzel: olio extra vergine di oliva di Kreta (biologico).
- La Española: natives olivenöl extra (bio),
- Bio Planète: olivenöl, nativ extra (bio),
- La Selva: olio extravergine d’oliva Italiano (biologico)
- Neuco: natives olivenöl (bio),
- Dennree: olivenöl nativ extra (biologico),
- Gaea: natives olivenöl extra special selection griechenland (bio),
- Monini Bios: olio extra vergine di oliva (bio),
- Alnatura: natives olivenöl extra (biologico),
- Byodo: natives olivenöl extra mild (biologico),
- Mani Bläuel: natives olivenöl extra (bio) e
- Naturata: olivenöl nativ extra (biologico). E ancora:
- Primoli – I.G.P. Toscano: olio extra vergine di oliva,
- Edeka – Griechisches: natives olivenöl extra g.g.A. chania,
- Bertolli: extra originale,
- Cantinelle: natives olivenöl extra,
- Casa Morando: olivenöl nativ extra
- Rewe Beste Wahl: natives olivenöl Extra g.U. sitia-lasithiou,
- De Cecco: extra Classico ed infine
- Primadonna: natives olivenöl extra.
Per ulteriori informazioni, ecco il link della pagina web della rivista tedesca Oki Test con tutti i risultati olio per olio.
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