Aumentano i nuovi casi di positivi al covid-19 a causa della variante Omicron 5, che nonostante l’estate sembra abbia dato il via ad una nuova ondata. Il bollettino del 21 giugno ha segnalato 62mila casi, un numero in salita che sembra confermare l’avvio di una ondata di coronavirus inaspettata. Con il ritorno dei contagi e le temperature bollenti di questi giorni, ci si chiede se spegnere o accendere l’aria condizionata e se tenere accesi gli impianti di condizionamento può favorire il contagio.

Nuova ondata covid e aria condizionata, davvero può favorire il contagio?

Secondo gli esperti, per ridurre il rischio di contagio covid in ambienti chiusi non è necessario spegnere i condizionatori ma il problema è l’assenza di ventilazione meccanica controllata. Aprire le finestre potrebbe non essere sufficiente e con il condizionatore acceso vorrebbe dire sprecare energia e disperdere l’aria. Se si tenessero spenti non si andrebbe a ridurre il rischio di contagio. In sostanza, la presenza di aria condizionata non modifica il rischio di contagio.

Solitamente chi rischia di più è chi si trova seduto di fronte al flusso di aria che dal soggetto contagiato va verso la persona sana. Meglio ancora se il dispositivo è dotato di filtro, in questo caso è possibile mitigare il contagio. Secondo gli esperti neanche il il ricircolo dell’aria può essere problematico in tal senso.

Quali rischi e le norme di prevenzione

Come riporta Sky TG 24, le norme di prevenzione citano:

“Scegliere se possibile la funzione di ventilazione a circolo aperto, per avere sempre aria pulita dall’esterno; far ventilare ogni 2-3 ore e pulire i filtri ogni settimana, per evitare l’accumulo di sporco e polvere”

Questo perché, oltre al covid si possono contrarre altre malattie come la legionella se i filtri non vengono puliti. Ecco perché a prescindere da tutto, è sempre molto importante fare la manutenzione al condizionatore prima di metterlo in funzione.