Quali sono i numeri dell’editoria in Italia? A quanto pare, il nostro non è un paese di lettori. Da un’analisi accurata si evince infatti che il quadro è tutt’altro che lusinghiero. L’Italia non legge, e la situazione appare critica soprattutto al Sud. Come fanno, quindi, le piccole e medie case editrici a sopravvivere in uno scenario così poco favorevole?

Un quadro che spaventa…

L’Italia ha il terzo PIL più alto di Europa, ma è agli ultimi posti per numero di libri venduti nonostante l’esorbitante numero di case editrici.

È questo il primo quadro che emerge dall’analisi che abbiamo fatto consultando quelle che sono le realtà editoriali del nostro paese. In particolare è il Sud a risultare indietro coi numeri di lettori. Napoli ad esempio è la terza città d’Italia, ma ha soltanto il 4% del mercato librario. In linea generale si distinguono i grandi marchi editoriali tipo Mondadori, eccetera, che si accaparrano le grosse fette di mercato. Mentre le piccole e medie case editrici tendono a produrre opere destinate ai cosiddetti lettori forti, cioè un pubblico che è interessato a prodotti specifici e che legge almeno 10-12 libri all’anno.

Di solito le piccole case editrici sono di settore, cioè producono libri destinati a specifici argomenti o ambiti. Tra queste Diana Edizioni rappresenta una eccezione, in quanto, pur essendo una piccola realtà, riesce a produrre opere in diversi ambiti come la saggistica, la narrativa, gli studi orientalistici, gli studi germanici, la musicologia e altro ancora. Si avvale di una distribuzione nazionale ed è apprezzata nelle diverse realtà intellettuali che riesce a coprire. È nota come una delle più prolifiche case editrici per la divulgazione degli studi sul buddhismo grazie alla collana “biblioteca vipassana“, negli studi germanici con la collana “sunna” (che ospita un’opera ormai considerata un must per gli studiosi e appassionati di religione e mitologia norrena: “Havamal la voce di Odino”.

I numeri dell’editoria in un’Italia che non vuole leggere

Questo non è un paese per giovani, come abbiamo visto già in altre analisi, ad esempio quella sulle nascite nel nostro paese. Da i numeri dell’editoria in Italia si evince che non è nemmeno un paese di lettori. Ciò non toglie che ci siano piccole e grandi realtà che riescono a svolgere il proprio lavoro, tenendo anche sotto controllo il fatturato. Il caso della Diana Edizioni preso in esempio può essere emblematico per descrivere uno spaccato di quella che è la realtà del nostro paese. Per la saggistica con la collana “matrici“, la casa editrice ospita alcune delle più prestigiose firme del panorama europeo. Ad esempio Alain de Benoist, Michel Maffesoli, Pierre-Andrè Taguieff e Marco Tarchi. Nella narrativa è impegnata soprattutto nella produzione di opere inedite di grandi autori, ha infatti pubblicato romanzi e poesie di Crowley, Etidorpha di John Uri Lloyd, nonché degli inediti di Filippo Tommaso Marinetti.

Di recente pubblicazione una collana per esordienti con un occhio rivolto al fantasy, alla narrativa horror e alle storie distopiche. Si segnala, a tal proposito, la nuova raccolta di racconti horror ispirata ai miti di Cthulhu di Lovecraft, L’Orrore Dentro. L’opera in questione esordisce venerdì 26 maggio nelle librerie e nei portali dedicati allo shopping online, come ad esempio Amazon. Al suo interno troveremo 4 racconti inediti che citano e, allo stesso tempo, omaggiano il lavoro del solitario di Providence e dei suoi epigoni. Autori come Derleth e Bloch, ma anche contemporanei dello stesso scrittore statunitense come Howard, Smith e Leiber.

L’Orrore Dentro propone una nuova visione dell’horror cosmico, offrendo una prospettiva interna, intima, quasi psichica dell’opera del maestro, adattando quelle che sono le fobie del suo creatore alle nuove paure universali che contraddistinguono l’esistenza moderna.

E possibile consultare l’intero catalogo Diana Edizioni visitando la piattaforma ufficiale del gruppo e nel consigliarvi ciò ci auguriamo che i numeri possano presto essere più positivi per il settore… e che gli italiani tornino a leggere.